A Ferento “Antigone”, il teatro integrato per un linguaggio condiviso

di Laura Pasquini

Nella mattinati di mercoledì 19 giugno, presso la sala consiliare di Palazzo dei Priori, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo teatrale “Antigone” di Sofocle, che debutterà sabato 22 Giugno presso il Teatro di Ferento alle ore 19,00, con la regia di  Chiara Palumbo e Paolo Manganiello, con una parte introduttiva di accompagnamento allo spettacolo curata dallo stesso  Paolo Manganiello. Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza a favore della Associazione  Il Campo delle Rose di cui erano presenti le Sig.re Franca Sassara e Graziella Jacoponi.

Lo spettacolo, patrocinato dal Lions di Viterbo, ha trovato la sua significativa espressione nelle dichiarazioni del Presidente dott.Bruno Mongiardo, che ha affermato come l’evento sia stato fortemente voluto dai Lions  in quanto è apparso d’obbligo parlare di integrazione e “calarsi nel sociale e farne testimonianza”.  La scelta del teatro integrato permette di offrire un linguaggio condiviso, non ideologico e non di contrapposizione. -Bisogna cercare anche nella diversità, quella ricchezza, che come dice Aristotele, è il fondamento della società” La diversità va vista come un fatto positivo, un grande giacimento di valori. Ancora con una citazione colta, ricorda che per Ovidio, l’utile è unito alla Bellezza.

Il dott. Moreno Busti, presidente di circoscrizione del Lions Viterbo, mettendo in primo piano l’esperienza del medico, ha sottolineato l’importanza di fare di Viterbo la prima città defibrillata del Lazio, già tre defibrillatori sono stati donati a tre scuole viterbesi. Ma ha pure messo in risalto la grande intuizione del Club  di focalizzare l’attenzione sull’Associazione Campo delle Rose impegnata nella tutela dei ragazzi autistici, obiettivo di solidarietà dell’evento.

E’ il momento di Chiara Palumbo, regista della compagnia di teatro integrato Integramente oltreché regista dello spettacolo, che ha raccontato la creazione di questo gruppo di teatro speciale che si auto sostiene, un insieme molto eterogeneo che include persone di età diverse (dai 13 ai 63 anni) con lo scopo di creare integrazione, inclusione attraverso il coinvolgimento libero dell’espressione scenica. Sono persone che hanno difficoltà e “che amano chiamarsi gruppo e non compagnia, gruppo che diventa famiglia. “E’ un teatro povero, il nostro, che non deve essere giudicato …fatto di solo corpi e anime che vogliono trasmettere emozioni”.

Paolo Manganiello, co-regista, ha spiegato come il teatro sia in grado di mettere il  pubblico di fronte alla realtà, alla vita; al regista non interessa rendere la tragedia di Antigone, che è stata sintetizzata solo in 20/30 battute, ma è stata lasciata solo l’azione, perché “quello che interessa è l’azione, non sono le parole”.

Lo spettacolo si svolgerà nell’ora del  tramonto, momento suggestivo che taglia la scena, in mezzo al pubblico, per offrire prospettive diverse, “usando questo spazio nel modo più coraggioso e scomodo” Niente personaggi, niente costumi, niente battute a memoria.  “Non cercheremo di rendere la tragedia, ma la realtà del nostro gruppo”.

Presenti alla conferenza il  Dott. Angelo Paccosi in duplice veste di rappresentante del Lions Club e della Banca Lazio Nord sponsor dell’evento, la Sig.ra Pina Bresciani segretaria Lions Club. Il Sindaco Giovanni Arena ha portato il suo saluto   elogiando tutti gli artefici di una iniziativa  che ha il pregio di unire la bellezza  per  la suggestiva location in cui si svolge la cultura con l’accostamento ad commedia greca, così pregna di significati facendone l’espressione di integrazione e solidarietà.

Il resto lo si aspetta dalla città di Viterbo con una partecipazione numerosa.

 

 

 

 

 

 

 

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