No a Biotecnologie sanitarie, Terrosi (Acquapendente): “Scelta penalizzante per la scuola e il territorio”

Istituto Leonardo da Vinci di Acquapendente-indirizzo Chimica

“La bocciatura, da parte della Regione Lazio, dell’attivazione del nuovo corso scolastico in Biotecnologie sanitarie all’Istituto Omnicomprensivo Leonardo da Vinci (nella foto), che sarebbe rientrato nell’articolazione Biotecnologie ambientali dell’indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie, in funzione da anni e regolarmente operativo, è una decisione che penalizza fortemente l’offerta scolastica del nostro territorio: ancora una volta, questa zona della Tuscia rischia di essere marginalizzata”. Così Alessandra Terrosi, sindaca di Acquapendente, commenta il piano di riorganizzazione varato dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio.

“Di concerto con la dirigente d’istituto Luciana Billi – continua – intendevamo promuovere la nuova opzione Biotecnologie sanitarie per integrare e ottimizzare l’attrezzatura di elevato livello tecnologico di cui è già dotato l’indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie, poiché sarebbe stato possibile condividerla con il corso di Biotecnologie ambientali. Al contempo, sarebbe stato possibile generare nuove opportunità per i nostri studenti, anche per quelli provenienti dalle vicine Toscana e Umbria, incrementando offerta formativa e attrattività”.

La sindaca Terrosi precisa che l’indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie presso l’Istituto Omnicomprensivo Leonardo da Vinci di Acquapendente rimane pienamente attivo e “continuerà a offrire un’istruzione di alto livello, sia grazie a un corpo docente motivato e qualificato, sia per le moderne attrezzature e dotazioni strumentali che consentono agli studenti di apprendere le materie nel migliore dei modi“.

La Provincia di Viterbo ha sostenuto la proposta proveniente dal Comune e dall’istituto scolastico di Acquapendente. “Ringrazio la maggioranza consiliare della Provincia di Viterbo, il presidente Alessandro Romoli e il consigliere regionale Enrico Panunzi per il grande impegno profuso nel sostenere le nostre ragioni – conclude Terrosi – ma purtroppo l’Ufficio scolastico regionale ha ritenuto che il numero di studenti non giustifichi l’apertura del corso. Tuttavia, l’attivazione dei corsi negli scorsi anni ha dimostrato come in realtà, per una scuola di confine quale la nostra, la diversificazione sia la sola opzione vincente. Dispiace che non sia stato possibile far comprendere appieno le potenzialità che insieme avrebbero avuto i due corsi scolastici, per guardare a un futuro migliore per l’istituto“.

 

Comune di Acquapendente

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