Il fotogiornalista e documentarista Giorgio Bianchi ha chiuso il ciclo di incontri e dibattiti organizzato alle Terme dei Papi dal Comitato Viterbo Insieme intitolato Traiettorie. Tre appuntamenti (14-15-29 novembre) pensati per approfondire temi legati a bio-politica, politiche vaccinali, scenari geopolitici attuali. Nonostante la proiezione del 14 sia stata annullata per una subdola censura rispetto alle produzioni di documentari targati RT (su cui però non esiste nessun divieto formale), gli altri appuntamenti hanno visto una partecipazione costante di partecipanti, sintomo che i temi sono ancora di grande attualità e interesse.
Sabato 29, in particolare, dalle 15.30 tante persone sono rimaste in sala per oltre 3 ore ad ascoltare un approfondimento tematico sulla guerra in Ucraina e gli scenari che l’hanno preparata e che si apprestano a seguire gli eventi attuali. Segno che l’interesse sui temi generosamente messi al centro dell’attenzione da Bianchi col suo intervento “L’occidente va alla guerra?” era autentico e coinvolgente. Uno dei concetti più suggestivi che il fotoreporter ha offerto è stato quello della mobilità dı́ espressione dell’egemonia imperiale americana sullo scenario geopolitico attuale rispetto alle “faglie di contatto” tra poteri emergenti o concorrenti. Si è parlato quindi dell’Ucraina, che gioca oggi quel ruolo cerniera che ieri era della Berlino del muro. Di Israele che gioca il ruolo di avamposto di colonizzazione del Medio Oriente, dell’area di contatto con la Cina e quindi Taiwan, che è un’altra delle faglie in cui collidono le placche delle politiche di potenza che si scontrano per l’egemonia economica, politica e militare.
Si è quindi arrivati a parlare dell’Europa, che in questa fase è un attore che resta sempre più in disparte nella Storia che conta, seppur resta il punto in cui si giocano ancora i rapporti di potere del futuro, visto tutt’ora il suo peso economico e geograFicamente cruciale.
Bianchi, sulla base delle sue dirette testimonianze dal’Ucraina e da varie altre aree del mondo, ha guidato i presenti in giro per il pianeta alla scoperta di quegli intrecci non
immediatamente percepibili che si sottendono sotto la supericie degli avvenimenti e dietro la narrazione supericiale o tendenziosa della classe politica che, se risulta pervasiva, va molto spesso in palese contraddizione con se stessa e con quello che le persone percepiscono e veriicano.
Particolare interesse è stato mostrato per i racconti in prima persona delle esperienze di Giorgio Bianchi in Ucraina e in Siria, racconti pieni di emozione e di umanità, cosa che traspare in maniera cristallina nei suoi resoconti fotograici e nelle pubblicazioni portate in sala e che hanno avuto riconoscimenti in tutto il mondo e di cui le persone hanno potuto apprezzare la qualità e l’arte.
Molti del pubblico, tra cui anche russi, ucraini, moldavi, bielorussi, poi si sono ritrovati a discutere al dibattito in coda alla conferenza, dimostrando con passione e consapevolezza la differenza abissale che c’è tra chi stabilisce a priori di cosa si debba parlare e il bisogno di dialogo e di connessione che c’è invece tra le persone di ogni livello e di ogni provenienza, che è la base per costruire un mondo di pace invece che di paura e di guerra.
Gli organizzatori
Il Comitato spontaneo Viterbo Insieme nasce nel 2021 per riattivare la partecipazione democratica dei cittadini e la difesa dei valori della Costituzione. Ha svolto nel tempo presidi, manifestazioni, sit-in, assemblee, occasioni di incontro, confronto e mutuo soccorso per tutti quei cittadini che hanno voluto manifestare il loro dissenso rispetto all’operare politico degli ultimi anni, rispetto alle politiche sanitarie, belliciste, di minaccia ambientale e discriminatorie di tutti gli ultimi governi in carica.



























