Ceccarini dirige la Traviata di Verdi al Traiano di Civitavecchia

di Vincenzo Ceniti

Giuseppe Maria Ceccarini

Giuseppe Maria Ceccarini, 24 anni, originario di Capranica, scuola di Fabrizio Bastianini, studente in Direzione d’orchestra con Benedetto Montebello e Composizione con Luigi Francalanza al conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila, ha debuttato l’altra sera al Traiano di Civitavecchia nella Traviata di Giuseppe Verdi prodotta da Maria Chiara Camponeschi di “Musiv & Art Production”, nell’ambito del “Premio Fausto Ricci” di Viterbo, con le voci vincitrici dell’edizione 2023: Yuliya Pogrebnyak (Violetta), Vincenzo Spinelli (Alfredo) e Antonio Giabobbe (Germont).  Ceccarini è salito sul podio con calma apparente, ma col cuore in gola. Tutto si è placato  dopo le prime battute del Preludio con gli amici di Violetta impietriti in un sorprendente  fermo-immagini. All’inizio del brindisi l’emozione s’è del tutto dissolta e da quel momento per il giovane maestro è stato un crescendo di sicurezza e concentrazione.

“Debuttare con questo titolo lo considero una grossa fortuna. La Traviata è un’opera caratterizzata da una forte critica sociale, che traspare nella festa del primo atto e poi nelle richieste di Giorgio Germont alla povera Violetta. Mi ha sempre emozionato come il genio di Verdi abbia saputo musicare ogni azione ed emozione con perfetta scelta creativa, dai momenti più passionali come ‘Amami Alfredo’, alla drammatica  scena delle carte da gioco del secondo atto”.

Allestimento e regia di Davide Garattini Raimondi (Barbara Palumbo assistente), orchestra “Aetruria Ensemble” (con vari elementi della Tuscia viterbese), coro “Il Contrappunto” (diretto da Barbara Bastianini), costumi e scene di Danilo Coppola, luci ed effetti speciali di Paolo Vitale, compagnia di ballo “Fantasia Flamenca”. Il tutto proposto con spirito gioviale secondo la mission  del “Premio”, istituito per valorizzare i giovani, invogliare all’ascolto e  fare di Viterbo un laboratorio per il canto lirico, peraltro riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

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Una scena  dell’opera.

“E’ l’obiettivo che si siamo dati da una decina d’anni – ha commentato Giuliano Nisi, patron dell’associazione ‘XXI Secolo’ animatrice dell’iniziativa con alcune istituzioni come il Touring Club Italiano -. Le prossime rappresentazioni di Traviata sono previste in alcuni teatri del Piemonte. Tra breve inizieremo le prove di Bohème con i vincitori dell’edizione 2024 del Premio cui auguriamo ulteriori successi”.

 

Nelle foto, il maestro Giuseppe Maria Ceccarini a Civitavecchia

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