Premio Pietro Calabrese ai talenti della cultura, sport e giornalismo

di Cristiano Politini

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Celebrare l’eccellenza del mondo giornalistico, sportivo e non solo, l’arte e la cultura  in ricordo di chi ne ha lasciato un segno indelebile, il giornalista Pietro Calabrese, a cui Soriano nel Cimino ha intitolato un premio ideato dal giornalista Antonio Agnocchetti, giunto alla 14ma edizione. Il 3 giugno pomeriggio, ancora una volta, nomi importanti del mondo dello sport, del giornalismo e della cultura sono arrivati nella bellissima  cittadina della Tuscia per essere premiati.

A condurre l’evento i giornalisti Giuseppe Di Piazza e Valentina Caruso. Tra i premiati di questa edizione figurano importanti esponenti del giornalismo, dello sport e della cultura:  Ferruccio De Bortoli, Paola Di Caro, Francesco Repice, Emanuela Audisio, Massimo Fabbricini, Marco Molendini e Francesco Vergovich, professionisti che con competenza e passione hanno raccontato eventi, sport e musica, lasciando un segno nel panorama giornalistico italiano.

Premio a Di Caro
Paola Di Caro

Tante le autorità presenti, il sindaco di Soriano nel Cimino Roberto Camilli, il consigliere gionale Giulio Zelli,  il consigliere regionale viterbese Daniele Sabatini, Alessandro Romoli, presidente della provincia di Viterbo, gli esponenti di Pro Loco Luigi Nicolamme e Antonio Tempesta. I protagonisti di questa edizione  ritirando  il premio  con toni densi di emozione, hanno ricordato Pietro Calabrese il collega,  con aneddoti di vita vissuta in redazione segnati da legami indissolubili che con molti hanno dato vita a un’amicizia personale. Era presente la figlia di Pietro Calabrese, Costanza, anche lei una giornalista del Tg5, accompagnata dalla sua bambina.

COSTANZA CALABRESE E GIANCARLO DE CATALDO
Costanza Calabrese e Giancarlo De Cataldo

A sfilare in piazza Vittorio Emanuele II, Francesco Repice, voce iconica della radio, che ha reso celebri le azioni del calcio italiano e della nazionale azzurra,  Rapice ha  rimarcato l’importanza e il ruolo che riveste la radio come mezzo di comunicazione; poi è stata la volta di Ferruccio de Bortoli che ha parlato della credibilità che deve avere il giornalismo, di onestà professionale e della capacità di saper ascoltare e raccontare.

Tante le tematiche affrontate negli interventi dagli ospiti premiati, Marco Molendini, giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico con  un simpatico aneddoto sul rapporto con Calabrese, quello della loro panchina, luogo di ritrovo al di fuori della redazione. Poi è stata la volta  della giornalista del Corriere della Sera, Paola Di Caro, di Emanuela Audisio, giornalista sportiva e scrittrice, del  conduttore e autore radiofonico Francesco Vergovich, della caporedattrice de Il Messaggero Barbara Jerkov, di Massimo Fabbricin  presidente del circolo canottieri Aniene e dello scrittore e magistrato Giancarlo De Cataldo.

I premiati hanno raccontato la loro esperienza e il punto di vista sul cambiamento del mondo del giornalismo, ma anche la centralità di quest’ultimo nel mondo di oggi e dell’importanza della formazione dei giovani.

Alberto Acciari, collega e amico d’infanzia di Pietro Calabrese: “Eravamo amici dai tempi del collegio. Pietro mi ha offerto la prima sigaretta della mia vita” ha affermato accogliendo sul palco la figlia Costanza, di cui è padrino.

acciari premio calabrese
Alberto Acciari

Una folta rappresentanza dal mondo dello sport ha abbracciato atleti di ogni disciplina, medagliati olimpici come la velista Caterina Banti che conta due ori olimpici, quattro ori e un bronzo mondiale e quattro europei vinti e un argento europeo; poi la campionessa italiana Simona Quadarella, il tre volte campione del mondo schermidore e oggi commentatore sportivo Stefano Pantano e il canottista e musicista Lorenzo Porzio che ha regalato ai presenti una metafora bellissima, quella del legame del canottaggio, sport del “giusto swing” citando il compianto Galeazzi,in cui la produzione musicale è vista come un momento artistico fatto di ritmo e composizione, proprio come deve essere condotta una barca nel mondo del canottaggio, un’imbarcazione che va ascoltata e guidata di squadra. Il  riconoscimento artistico assegnato  a Marco Conidi, celebre cantautore romano, voce di uno degli inni più iconici del tifo giallorosso dell’AS Roma “Mai sola mai”.

la campionessa Quadrarella
Simona Quadarella

Sul lungo pomeriggio  del  Premio Calabrese, cala il sipario. Costanza Calabrese ha ringraziato i presenti spiegando, come, il premio dedicato a suo padre sia un momento sempre emozionante e importante per tenerne viva la memoria e l’esempio per tutti coloro che vorranno scegliere la professione. Appuntamento alla quindicesima edizione anno 2026.

premio calabrese platea

Il Premio è sostenuto da ANCoS aps rappresentata da Fabio Menicacci, dal Comune di Soriano nel Cimino e Confartigianato Imprese  con il sostegno di Banca IFIS, Artigianbroker e Toduba.

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