“Lungo i sentieri della Polifonia Sacra”, il Coro Itinerante del Maestro Michele Piazza ad Acquapendente

Il Coro Itinerante del Maestro Michele Piazza in concerto nella Concattedrale del Santo Sepolcro di Acquapendente sabato 31 maggio alle ore 18.00 nell’ambito della rassegna musicale “Lungo i sentieri della Polifonia Sacra”.

Esibizione prevista nella cripta della “Gerusalemme d’Europa” a fianco della teca con il sacello in cui è intriso del sangue di Gesù Cristo crocefisso sul Calvario. Parrocchia del Santo Sepolcro, Comune di Acquapendente e Associazione Arisa che a poche ore dal via della “Francigena Euro Marathon” vogliono dare un colpo di cultura sposando il progetto-idea del Maestro Michele Piazza, che nel 2011 inizia il proprio cammino partendo dall’Abbazia di Sant’Antimo a Montalcino. Negli anni seguenti il coro riesce ad acquisire una struttura omogenea, riunendo cantori che pur vivendo altre realtà corali desiderano studiare i tesori della polifonia sacra, così come si è succeduta nei vari secoli. I cantori, provenienti da diversi comuni del Lazio, si incontrano un sabato al mese per studiare e concertare i brani e vivere una giornata in musica e letizia coinvolgendo anche le proprie famiglie. Il coro non ha una sede fissa per le prove, da qui il nome di “Itinerante”, ma si ritrova in luoghi sempre diversi: abbazie, chiese, borghi, conventi, musei, che storicamente e artisticamente sono gli spazi più adatti per lo studio della polifonia e dove architetture e melodie si fondono in perfetta congiunzione armonica. La polifonia rinascimentale offre un repertorio inesauribile e in parte poco conosciuto, di cui viene eseguita solo una minima parte, ma che ha lasciato tracce indelebili. Il Coro Itinerante, durante il proprio cammino, è alla continua scoperta di questi tesori e si ripropone, passo dopo passo, di eseguirli con le proprie voci e di portarli alla conoscenza del pubblico. Nel 2014 ha eseguito, in prima assoluta in epoca moderna, alcuni mottetti di Alessandro Capece, compositore nativo di Tarano (RI) tratti dal VI libro dei Mottetti, trascritti dal Maestro Valter Matticoli.