“Vicino Rosa – Dentro un’emozione”, il percorso della Macchina anche in 3-D

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Cene in compagnia dei Facchini, Concertone a Prato Giardino, Omaggio a Modugno all’Unione: la festa di Santa Rosa incombe, anzi già irrompe nella città di Viterbo in tutto il suo tessuto. Con la sua tradizione e il suo infinito affetto. Quest’anno per la prima volta anche in 3-D, cioè in chiave tridimensionale, attraverso un semplice visore che potrà essere da tutti utilizzato. Quattro minuti, al prezzo di 5 euro, in piazza San Lorenzo, prima, durante e dopo le Cene, per seguire dal “di dentro” il percorso della Macchina. Nel caso specifico, edizione 2022, in quanto evidentemente Dies Natalis deve ancora debuttare. Insomma, la tecnologia entra nella tradizione.

“Vicino Rosa – Dentro un’emozione”, evento promosso da ArcheoAres, presentato in mattinata a palazzo dei Priori. Con la sindaca Chiara Frontini, il vice e assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi, il presidente del Sodalizio dei Facchini Massimo Mecarini, il fondatore di ArcheoAres Gianpaolo Serone, il fondatore di Supa Studio Maurizio Fuggi che ha elaborato tecnicamente il progetto, e Patrizia Nardi responsabile tecnico-scientifica del Piano Unesco della Rete Grandi Macchine a Spalla. Per quattro sere sarà possibile ammirare in realtà virtuale la Macchina e il Trasporto a 190 gradi. “Come se stessimo sopra, a destra, a sinistra, dentro la Macchina stessa”, ha spiegato sommariamente, ma anche incisivamente, il vice sindaco Antoniozzi. Che ha precisato come l’iniziativa che accompagna le Cene dei Facchini, potrà essere ripetuta anche in luoghi pubblici, per esempio sedi di associazioni culturali, sociali, nelle carceri: “Abbiamo cominciato a studiarci e intanto dopo Santa Rosa, chi vorrà ammirare la Macchina in ottica tridimensionale potrà farlo presso la sede del sodalizio dei Facchini”. “Tutti potranno vivere per 365 giorni all’anno l’emozione della Macchina”. “E’ un’ulteriore offerta – ha sottolineato la sindaca – che la città offre ai residenti e ai turisti. E’ davvero un grande risultato”. “Ho sperimentato personalmente il Trasporto in 3-D e posso dire che sembra di stare davvero in mezzo ai Facchini”, ha garantito il capo Massimo Mecarini. “E’ un progetto – ha osservato il fondatore di ArcheoAres Serone – che rientra in quello più ampio di digitalizzare dell’intero patrimonio immateriale di Viterbo”. (L. C.)

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