Il corteo storico sfila tra due ali di folla tornando ad abbracciare una intera città

Il cuore di Rosina è tornato di nuovo in basilica nella sua casa. È stato il giorno del corteo storico, dalla basilica della patrona fino alla cattedrale di San Lorenzo e poi il percorso inverso.

La solenne processione con il cuore di Santa Rosa portato a spalla dai facchini, ha attraversato la città di Viterbo tra due ali di folla, come ai vecchi tempi. Oltre 300 figuranti hanno sfilato  per le vie del centro storico. Da piazza Verdi a corso Italia, da piazza del Plebiscito a via San Lorenzo fino al Duomo. Per poi tornare di nuovo in basilica. Ad aprire il corteo i mini facchini delle tre Macchine di quartiere. Il corteo, conta come premesso oltre 300 figuranti tra rosine, boccioli di Santa Rosa, valletti, podestà, milizie, terziari francescani, nobili, assessori, parlamentari e carabinieri reali, sindaci, sottoprefetti e, ancora, notai, dignitari e corazzieri, cavalieri di Malta, delegati pontifici e maestri d’armi. Tutti rigorosamente vestiti con gli abiti dell’epoca. Un’epoca che attraversa secoli di storia, dal 1200 al 1800.

Hanno sfilato anche quest’anno, i figuranti in rappresentanza di Soriano nel Cimino con costumi del 1300 e di Vitorchiano il “Gruppo Fedeli di Vitorchiano” con costumi di scuola Michelangelesca della fine del 1600.

Già da alcuni anni, i sindaci di questi comuni partecipano alla processione del 2 settembre per ricordare che Rosa, durante l’esilio fece sosta, appunto, in quei luoghi.

Abbiamo visto il nostro  Vescovo molto emozionato, al suo esordio in piazza san Lorenzo, “Vivo questo momento intensamente perché abbraccia tutta la città -Il corteo storico lo ritengo essere una intergenerazionalità della memoria, una comunità nella città per la città. Su quel baldacchino costellato di rose non c’è una reliquia cristallizzata ma un cuore pulsante da secoli.

Monsignor Piazza ha poi ricordato quella che ha definito la metafora del capofacchino ai suoi uomini ”Ritornate nel vostro cuore e da li fate emergere la vostra forza”.

Sotto la protezione di Santa Rosa assieme a quanti sono accorsi per onorarla e chiedere la Sua Benedizione.(S.G.)

 

 

 

foto di Massimo L;uziatelli

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