Al via Assaggi 2023, accompagna i visitatori ed operatori di settore, in una ghiotta esperienza multisensoriale

di Luciano Costantini

Una “Tre giorni” nel segno della cultura e del gusto. Territorio e sapori. Dal 19 al 22 maggio prossimi si terrà a Viterbo la rassegna “Assaggi”, Salone dell’Enogastronomia Laziale. Settanta aziende che esporranno i loro campioni: dall’olio extravergine di oliva al vino, dai salumi alle nocciole, dal miele alle tisane, dagli ortaggi alla frutta. Tanti “Assaggi”, appunto, in una location unica come quella del Palazzo dei Papi, ma non la sola, perché altri eventi saranno allestiti in piazza San Lorenzo con un’area per bambini e laboratori didattici e in piazza del Plebiscito che ospiterà show cooking e sensorial games (il programma completo della manifestazione è disponibile sul link: www.assaggisalone.com/programma). Si tratta della seconda edizione del Salone. La prima si è svolta nello scorso ottobre, comunque ancora condizionata dagli strascichi del Covid. “Quest’anno – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Domenico Merlani, in conferenza stampa – vogliamo andare ben oltre le cinquemila presenze registrate alla prima. Il nostro obiettivo è quello di fare del Salone di Viterbo il centro di rappresentanza enogastronomico del Lazio, certo creando nuove imprese, ma pure diventando anche la principale vetrina regionale di settore. Tornando da un viaggio, magari spesso ti senti domandare: cosa hai mangiato? Bene, il nostro intendimento è dare una risposta, creando un connubio vincente tra territorio e ciò che esso produce”. La “Tre giorni” è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Rieti e Viterbo, in collaborazione con la Camera di Roma e il Comune di Viterbo, con il patrocinio della Regione Lazio e la partnership di Slow Food Lazio. Alleati importanti per rafforzare le gambe del Salone in prospettiva futura. Non per niente alla presentazione sono presenti esponenti della Pisana e dell’amministrazione comunale del capoluogo. Non ha dubbi il consigliere regionale, Daniele Sabatini: “Questa rassegna già era rilevante, non ho alcun dubbio che essa offrirà un valore aggiunto al nostro territorio e alle sue eccellenze”. “Siamo tutti d’accordo – conferma il consigliere, Enrico Panunzi – ma vanno individuati gli strumenti per riuscirci. Dobbiamo farci conoscere attraverso un pacchetto di prodotti di altissima qualità. Solo così potremo vincere la partita sui mercati”. “Sarebbe fondamentale educare i consumatori, nel senso di far loro conoscere ciò che di prezioso questo territorio produce. Per questa manifestazione non c’è titolo più azzeccato che Assaggi”, sottolinea Silvio Franco, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Viterbo. Alla fine il sogno sarebbe quello di dar vita a un brend che rappresentasse insieme il patrimonio storico ed enogastronomico della Tuscia. “Intanto cominciando dalla location del Salone che non è una fiera – precisa Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio – ed ha il suo cuore nel Palazzo dei Papi. Che, come è noto, diversi secoli fa con i pontefici e con il mangiare ha avuto a che fare”.

A completare il calendario di Assaggi anche “Fuori Assaggi”, con eventi collaterali che offriranno ulteriore approfondimento sull’agroalimentare del Lazio: per l’occasione le imprese del territorio organizzeranno, a Viterbo e nei centri della provincia, un calendario di cene a tema, degustazioni, installazioni, dibattiti e incontri con i produttori, tutti incentrati sulla cultura e sul patrimonio enogastronomico regionale.

 

Palazza Papale

 

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