Luce di Rosa accende la città che esplode nella gioia di averla ritrovata

Minimacchina centro storico
Viterbium Ad Rosam Vivet è la frase impressa su Luci di Rosa la Mini Macchina che giovedì 1 settembre ha illuminato di luce la notte che mano mano calava sui vicoli del centro storico di Viterbo. Alessandro Lucarini a guidare il passo di quei piccoli uomini di Rosa a sminuire un’assenza quella di Renzo Lucarini il capo facchino storico che per la prima volta non era lì. Sollevate e fermi!…Con il piede sinistro, avanti, uno, uno
Come ha ribadito Don Alfredo Cento: “È la più antica Mini Macchina, quella che ricalca nella corsa finale verso santa Rosa il percorso della grande”.
Una mini macchina semplice, lineare, multietnica portata a spalla da tanti giovanissimi di diverse nazionalità ormai italiani, anzi Viterbesi.
Non è mancato l’ostacolo, in via Saffi angolo via Fontanella di Sant’Angelo, l’urto su un cavo ha ripiegato la santa, subito rimodellata. Sono stati bravi i mini facchini (hanno dai sei ai quattordici anni), superando salite, discese, schivato i tanti cavi della corrente che intralciano il passaggio nei vicoli, si sono abbassati  sicuri sulle ginocchia nel momento in cui Luci di Rosa passava  sotto la breve galleria di via Mazzini, più bassa della macchina.
Anche il 54° Trasporto della Mini macchina del Centro Storico di Viterbo dopo due anni di fermo ha portato a termine il suo percorso. Viva Santa Rosa! Ora tocca a Gloria la Grande!
Minimacchina centro storico 06
Minimacchina centro storico 09
Cavo Macchina
Minimacchina centro storico 14
Minimacchina centro storico 11
(foto Massimo Luziatelli)

 

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