Il ragazzo che catturò il vento su Netflix: un emozionante inno alla conoscenza

di Nicole Chiassarini

Il ragazzo che catturò il vento è un film del 2019 scritto, diretto e interpretato da Chiwetel Ejiofor, al suo esordio come regista. Il film racconta una storia vera e si basa sull’omonima autobiografia di William Kamkwamba e è disponibile su Netflix da marzo.
Grazie ad un libro di scienze, l’adolescente William Kamkwamba appassionato di tecnologia, nel 2001 costruisce da solo una pala eolica per poter finalmente salvare il villaggio di Wimbe e la famiglia in Malawi da una terribile carestia causata da estremi eventi climatici e la crisi economica che colpì quell’anno
La storia di William viene narrata attraverso cinque capitoli: “Semina”, “Crescita”, “Raccolto”, “Fame” e “Vento”. Tutti seguono passo dopo passo il periodo che ha portato il ragazzo a trovare la soluzione migliore per poter salvare il villaggio, attraverso l’energia eolica, liberandolo dall’attesa della pioggia.
Il ragazzo che catturò il vento di Ejiofor è un film commovente che parla di dramma collettivo, denuncia politica, sociale e della complessità dei rapporti famigliari, attraverso una sceneggiatura semplice, ma ben costruita, godibile in ogni sua forma fino alla soluzione finale, colma di contagiosa gioia.
I dialoghi sono, soprattutto in alcuni momenti, didascalici, pronti a educare moralmente lo spettatore con calcolato equilibrio.

Una storia che oscilla tra il desiderio impellente di ricevere un’adeguata istruzione e la necessità di sopravvivere alla fame e alle ingiustizie. Tutto questo sfocia nella volontà di William di conoscere sempre più a fondo la scienza, incurante dell’impossibilità di andare a scuola a causa dei problemi economici. Tra discariche e libri presi in prestito, la conoscenza vince sul potere, offrendo una seconda possibilità anche di fronte a eventi non controllabili, come quelli naturali.

Il regista, per il suo esordio, ha scelto una storia interessante e sorprendente. La produzione di Netflix mostra una solida presenza, facendo mantenere alla pellicola una narrazione tradizionale, costruita su uno scontro tra il giovane William, che presto diventa un giovane adulto in grado di salvare tutti grazie alla sua intelligenza, e suo padre, un uomo di fede sempre pronto a difendere testardamente la propria famiglia e una terra ormai arida.

Per quanto possa contenere dei difetti o delle lievi mancanze, Il ragazzo che catturò il vento è sicuramente una storia emozionante, che riesce a guidare lo spettatore verso la scoperta di un dolce finale. Ma anche un piccolo e ben riuscito saggio sugli importanti valori della scienza, e il giovane William rappresenta lo scienziato che attraverso il ragionamento, lo studio e le sensate esperienze, riesce finalmente a conoscere in ogni suo aspetto la Natura, piegando così gli elementi a suo vantaggio, in modo da garantirsi la sopravvivenza. Grazie alla conoscenza William libera il villaggio dai vincoli imposti dalla natura, ma anche da riti propiziatori e superstizioni.
Ovviamente la pellicola non è solo un inno alla scienza, bensì una forte denuncia sociale, in particolar modo sul delicato tema dell’accesso al sapere e all’istruzione. Con particolare occhio sulla situazione di William Kamkwamba, il regista vuole ribadire l’urgenza di garantire anche a Paesi emergenti e più poveri la diffusione dell’istruzione, garantendo ai ragazzi e alle ragazze di poter studiare anche nelle ore serali. Una sfida importantissima, che ha contraddistinto la ricerca del premio Nobel per l’economia Paul Romer.
Il ragazzo che catturò il vento di Chiwetel Ejiofor, disponibile sulla piattaforma streaming Netflix, è un film assolutamente da vedere. Il simbolo concreto di una scienza condivisibile, in grado di abbattere tutte le barriere sociali, economiche e politiche, volta al sapere in modo democratico. Ma è anche una dolce storia su un adolescente che ha lottato contro lo stesso padre pur di rincorrere la conoscenza e salvare la sua casa.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI