
“Arsenico nelle acque ad uso potabile”, se ne parla a Viterbo con i dottori Antonella Litta, Giovanni Ghirga e Mauro Mocci
Martedì 10 giugno, alle ore 17.45 a Viterbo, presso la sede dell’Ordine dei Medici via Genova n° 48, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’articolo scientifico “Arsenico nelle acque ad uso potabile: quando a preoccupare sono le esposizione croniche a dosi entro e al di sotto del parametro di legge”.
Saranno presenti gli autori: la dottoressa Antonella Litta, il dottor Giovanni Ghirga e il dottor Mauro Mocci del Coordinamento dell’Alto Lazio di ISDE – Associazione medici per l’ambiente (International Society of Doctors for the Environment – Italia), presente inoltre il dottor Rocco Santarone, vicepresidente della sezione ISDE – Roma.
La conferenza sarà introdotta dal dottor Antonio Maria Lanzetti, presidente dell’Ordine dei Medici di Viterbo e provincia.
La presentazione farà il punto sui rischi derivanti dall’esposizione cronica all’arsenico nelle acque ad uso umano e indicherà anche nuove tecnologie, alcune già in uso in Europa e negli Stati Uniti e altre in fase di ricerca, tali da ridurre a valori prossimi allo zero il quantitativo di arsenico, come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità-OMS.
L’incontro sarà occasione anche per richiamare l’attenzione delle competenti Istituzioni locali, regionali e nazionali sulla situazione critica delle acque ad uso potabile nell’Alto Lazio che spesso, e a macchia di leopardo, continuano a presentare valori di Arsenico ma anche di Fluoro fuori norma.
Sono invitati a partecipare i medici, gli operatori sanitari, i rappresentati delle istituzioni locali, regionali della Asl di Viterbo, cittadini e associazioni.
Di seguito l’abstract dell’articolo pubblicato sulla Rivista del Centro studi di medicina “Civitas Hippocratica”, anno xlv, numero 5/6, settembre /dicembre 2024 pag. 40-45. http://www.speme.com/pubblicazioni/civitas_hippocratica_5-6_settembre-dicembre_2024.pdf
“L’Arsenico è un cancerogeno certo di classe 1 e la sua presenza nelle acque potabili rappresenta una seria preoccupazione sanitaria. Negli ultimi decenni, grazie a crescenti evidenze scientifiche, i limiti normativi sono stati progressivamente ridotti da 50 μg/l agli attuali 10 μg/l, un valore considerato comunque provvisorio.
L’Organizzazione mondiale della Sanità-OMS continua infatti a raccomandare una riduzione della concentrazione di Arsenico a livelli compresi tra 0 e 5 μg/l, con l’obiettivo ideale prossimo allo zero, per garantire la massima protezione della salute pubblica.
Questo articolo analizza l’impatto ambientale e sanitario dell’Arsenico con particolare attenzione all’esposizione cronica a basse dosi, la quale può comportare rischi significativi anche a livelli entro i limiti di legge. Inoltre, si esplorano le evidenze scientifiche e le soluzioni tecnologiche disponibili per ridurre l’esposizione, sottolineando l’urgenza di una revisione normativa”.