Due regali nell’uovo fanno felice il Potenza, gialloblù con la testa alla coppa

di Claudio Petricca

POTENZA (3-4-3): Breza; Sales, Giosa, Emerson; Coccia(12’st Bacio Terracino, 34’st Genchi), Coppola, Dettori(35’st Piccinni), Panico(34’st Sepe); Guaita(35’st Bacio Terracino), França(22’st França), Ricci(34st Piccinni).

A disposizione: Mazzoleni, Ioime, Matino, Murano, Matera, Di Somma, Longo.

Allenatore: Giuseppe Raffaele.

VITERBESE: (3-4-1-2): Forte; Atanasov, Cenciarelli(1’st Damiani), Rinaldi, Coda, Sparandeo, Coppola(22’st Vandeputte), Zerbin(22’st Pacilli), Luppi(12’st Bismark), Molinaro(22’st Palermo), Tsonev.

A disposizione: Thiam, De Giorgi, Milillo, Polidori, Mignanelli, Sini, Artioli.

Allenatore: Antonio Calabro.

Arbitro: Paride De Angeli di Abbiategrasso

Assistenti: Salvatore Marco Dibenedetto di Barletta e Leonardo De Palma di Foggia.

Marcatori: 35’p.t. Ramos Emerson, 27’s.t. Ricci, 47’s.t. Damiani.

Note: Spettatori: 3924 spettatori, (1638 abbonati) per un incasso di € 38.871,76. Calci d’angolo: 7-2 per il Potenza. Ammoniti: Sales, Pacilli, Vandeputte. Recupero: 3’+4’.

 

Potenza – Anche se non ci pensi la partita della vita è dietro l’angolo, le gambe e la testa non rispondono e allora ne esce fuori una prestazione sottotono che fa felice il Potenza di Raffaele che ringrazia soprattutto per i due regali pasquali offerti dai gialloblù per conquistare i tre punti in palio. Calabro conferma il turn over previsto anche se poi diversi titolarissimi come Atanasov, Rinaldi, Coda, Cenciarelli sono della sfida. Primo tempo mediocre pagato con  il passivo minimo arrivato sul gran tiro di Emerson da distanza siderale con la complicità di Forte, poi nella ripresa prima il palo di Molinaro poi l’occasione di Bismark fanno pensare a un risveglio vanificato però dal peccato di gioventù di Vandeputte che manda in gol Ricci. Inutili i cambi ai fini del risultato ma utili a dare minuti importanti a Palermo, Damiani, Pacilli e Vandeputte, e che non danno l’esito sperato se non il gol della bandiera a tempo scaduto. Difficile giudicare in un momento così delicato, una finale da giocare alle porte alla vigilia della quale a volte è difficile trovare la giusta concentrazione mentale e fisica. Sintetico al termine della partita il tecnico gialloblù Antonio Calabro: “Abbiamo attuato un po’ di più di turn over sia pensando alla coppa che agli impegni così ravvicinati – afferma il tecnico nella trasmissione “Direttasportviterbo” – contro il Potenza forse un po’ più accentuato ma non certo perché la partita fosse meno importante. Il problema è soprattutto fisico, mi aspettavo più dai miei soprattutto nel primo tempo, poi abbiamo avuto una occasione con Bismark, il palo di Molinaro”. Poi il pensiero inevitabile alla finale di coppa con il Monza: “Per noi la finale è un motivo di orgoglio, abbiamo superato Ternana, Teramo, Pisa, Trapani, ci può stare che alla vigilia della finale si possa abbassare il livello della tensione”. Parole di stima dal presidente del Potenza Salvatore Caiata per il patron gialloblù Piero Camilli: “Camilli è un presidente che stimo tantissimo – afferma il numero uno del Potenza – perché fa calcio ad alti livelli da tantissimi anni”. Poi l’analisi del tecnico del Potenza Giuseppe Raffaele che parla dei gialloblù ed anche della finale di coppa Italia: “E’ normale che quando hai un appuntamento fondamentale qualche energia alla vigilia la perdi senza contare gli impegni ravvicinati. Una squadra con grandi qualità individuali, è normale ed anche giusto poi mettere minuti nella gambe per determinati giocatori poi sono scelte di Calabro”. Per Raffaele finale molto equilibrata: “La Viterbese la conosco molto bene mentre non ho giocato contro il Monza, l’ho visto un paio di volte però ha cambiato moltissimo ultimamente, non posso dare un giudizio. So che non hanno badato a spese per salire in serie B ma credo che la Viterbese abbia una squadra fortissima. Avevo grande timore di questa partita perché hanno grandi giocatori che possono cambiare l’andamento dell’incontro come Pacilli o Bismark. Vedo una finale decisamente alla pari ed il fatto che si giochi la gara di ritorno a Viterbo può essere un segno del destino. Lo scorso anno la Viterbese perse la coppa ad Alessandria, faccio il mio grande in bocca al lupo al direttore sportivo Pagni con il quale ho una amicizia ventennale e  gli auguro di mettere questo trofeo in bacheca”. La squadra partirà alla volta di Monza lunedì per preparare l’attesissima gara di andata al “Brianteo” che si preannuncia tutto esaurito.

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