Viterbese: derby stregato, i gialloblù cadono a Rieti

di CLaudio Petricca

Rieti (3-5-2): Marcone; Delli Carri, Gigli (85’Scardala), De Vito; Brumat, Marchi (90′ Palma), Carpani (68′ Garofalo), Xavi, Zanchi; Cernigoi (85′ Tommasone), Gondo (68′ Maistro). A disposizione: Costa, Mattia, Tiraferri, Grillo, Gualtieri, Konate, Svidercoschi. Allenatore: Enzo Capuano

Viterbese (3-5-2): Valentini; Atanasov, Rinaldi, Sini (46′ Zerbin); Mignanelli (73′ Molinaro), Tsonev (22′ Pacilli), Damiani, De Giorgi, Palermo; Polidori (52′ Bismark), Vandeputte (52′ Luppi). A disposizione: Demba, Cenciarelli, Coda, Sparandeo, Milillo, Coppola, Artioli. Allenatore: Antonio Calabro

Arbitro: Luigi Carella di Bari

Assistenti: Michele Falco e Domenico Palermo di Bari

Marcatori: 17’p.t. Marchi

Note: Giornata primaverile, spettatori 100 circa con oltre 250 provenienti da Viterbo. Calci d’angolo: 13-1 per la Viterbese. Ammoniti: ammoniti Sini, Carpani, Mignanelli, Atanasov, Marcone, Palermo. Espulsi al 58′ Damiani (V) per fallo da ultimo uomo e al 95′ Coda (V) per proteste. Recupero: 3’ + 6’.

 

RIETI – E’ un derby stregato per la Viterbese che bissa la sconfitta contro gli amaranto celesti subita nel match di andata con l’identico punteggio. Nello scenario del “Manlio Scopigno” i gialloblù non hanno ripetuto la brillante prova offerta sette giorni prima contro il Catania e pagano l’aggressività, il ritmo forsennato, il pressing adottato dalla squadra di Capuano che aveva preparato, come dirà poi in sala stampa, in modo perfetto e maniacale questa sfida. La Viterbese ha pagato a caro prezzo forse l’unica sbavatura difensiva del match concedendo il gol a Marchi senza riuscire poi successivamente, come invece accaduto a Cava de’ Tirreni, a rimettere in piedi la sfida. Una partita spigolosa, scorbutica, dove si è visto poco calcio ma tanto agonismo e dove i gialloblù hanno tremendamente sofferto. Rare le conclusioni verso la porta di Marcone pressoché inoperoso, come d’altronde Valentini, per tutta la gara, poca lucidità ma soprattutto pochissimi spazi in profondità. Calabro ha provato diverse alternative ma l’espulsione di Damiani, che ha costretto la Viterbese a giocare in dieci i restanti quaranta minuti, ha complicato maledettamente le cose. Un passaggio a vuoto che sembra la fotocopia della sconfitta di Siracusa, uno stop che non deve certo creare malumori e che in fin dei conti ci può stare in un momento così complicato della stagione. Lucida l’analisi di Calabro nella sala stampa dello “Scopigno” ai microfoni di “Direttasportviterbo”: “Le cose negative accadono più o meno sempre nello stesso minuto – afferma il tecnico gialloblù – però non siamo stati lucidi e siamo rimasti in dieci nel momento meno opportuno perché avevamo fatto appena dei cambi e li si è complicato tutto”. Una Viterbese che sembra soffrire l’aggressività degli avversari: “Abbiamo incontrato altre squadre con le stesse caratteristiche come Monopoli o Bisceglie, questa squadra prima di oggi ha fatto sette vittorie su nove e non tutte contro squadre tecniche. E’ una partita che rispecchia quella di Siracusa, ci complichiamo la vita da soli, regaliamo il gol nell’unico tiro fatto dal Rieti. Non stiamo qui a trovare altre scusanti – continua Calabro – anche se ci potrebbero essere ma non le dico, però le partite ce le complichiamo da soli. Non possiamo appellarci all’espulsione di Damiani, la reazione c’è stata anche subito, se avessimo palleggiato di più avremmo portato a casa un risultato diverso ma, come ho detto a Siracusa, il calcio vive di episodi che ce li portiamo a nostro sfavore. Se sei bravo a riprenderla va bene altrimenti portiamo a casa questo tipo di risultato”. Oltre al danno la beffa delle espulsioni di Damiani e Coda: “Preferisco commentare la prestazione della squadra, a Damiani la palla è rimbalzata male e non si può responsabilizzare del risultato”. Nella ripresa diversi cambi: “Ci siamo messi 4-2-3-1 ma visto che non riuscivamo a creare problemi al Rieti nel momento del doppio cambio siamo rimasti in dieci. Ho provato un 3-2-4 ma ripeto la partita poi si era messa come voleva il Rieti ed era difficile scardinare la loro difesa con dieci uomini dietro. E’ mancata quella cattiveria che ha messo il Rieti in campo, ora debbo essere bravo ad analizzare la partita, i ragazzi ci tenevano molto a questo derby per la classifica e per i tifosi, poi magari quando spingi sull’acceleratore ci può stare che si rompa il motore, è come se ci fossero mancate delle energie mentali e fisiche dopo il gol che abbiamo preso, ho visto una squadra molto nervosa in campo e non va bene se vogliamo fare qualcosa di importante, dobbiamo pretendere senza alibi di fare punti”. Infine un pensiero ai tifosi: “Mi dispiace soprattutto per loro perché sono un allenatore che ama il calore dei tifosi, vederli così tanti fuori casa vuol dire che stiamo creando veramente qualcosa di importante. Con questa sconfitta non abbiamo sfasciato

quello che abbiamo creato finora. Ripeto mi dispiace soprattutto per i tifosi non tanto per i punti perché quelli poi in situazioni migliori te li vai a riprendere ma la partita in trasferta con il Rieti non ritorna più e questo mi dispiace”. Baldassin risparmiato: “Non stava bene e rischiava di stirarsi così come altri hanno giocato non al meglio ma questo non deve essere un alibi, non abbiamo perso per questo ma per altre cose”. Il tour de force continua e mercoledì si torna di nuovo in campo per affrontare nel recupero al Rocchi il Monopoli alle 14,30.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI