Sole 24 Ore”, qualità della vita 2021, Viterbo 78esima

di Luciano Costantini

Viterbo e la Tuscia terra di mezzo. In una virtuale (anzi, realistica) classifica delle città e delle province italiane, ci piazziamo a metà della graduatoria se non in piena zona retrocessione per quanto riguarda l’infanzia.  Questi, in sostanza, i risultati che emergono dall’ultima fotografia scattata dal “Sole 24 Ore” sulla qualità della vita in Italia (107 i capoluoghi e le province prese in esame) e riferita alle tre grandi classi di popolazione, quella dei bambini (da 0 a 10 anni), dei giovani (dai 18 ai 35 anni) e dagli anziani (over 65). Diciamo subito che in testa alle tre classifiche sono rispettivamente Aosta, Piacenza e Cagliari mentre Viterbo si piazza  rispettivamente per singola fascia all’89°, 43° e 64° posto. Una dozzina i parametri di riferimento per costruire la tabella. Restano, ovviamente, confermate le migliori posizioni, peraltro consolidate da anni, delle città del Nord con l’unica variante questa volta di Cagliari che si ritrova al primo posto nella qualità di vita degli anziani. Così come resta purtroppo confermato l’alto tasso di invecchiamento della popolazione adulta: ben oltre il sessanta per cento (Viterbo è al 63,2; Latina al 64,6; Frosinone al 63,2; Rieti al 62,4; Roma al 64,5). Oltre un quarto ha più di 65 anni. Cerchiamo di illustrare, anche se necessariamente per sommi capi, la situazione in provincia di Viterbo per quanto riguarda le tre categorie generazionali oggetto dell’indagine del “Sole 24 Ore”, partendo dai bambini. Viterbo, come detto, è mediamente all’89° posto che non è un dato esattamente positivo. Sprofonda al 100° per quanto riguarda il numero dei pediatri, al 97° per l’indice di fecondità, al 95° per le mense scolastiche. Siamo al 77° per le scuole dotate di palestra, al 74° per i posti autorizzati nelle scuole nido, al 53° per gli studenti per classe, al 22° per i giardini scolastici, al 57° per i delitti a danno dei minori. Nella categoria giovani, cioè tra i 18 e i 35 anni, meglio di tutti sta Piacenza, mentre Viterbo si piazza al 43° posto. Il dato più negativo – ma anche questo non è una novità – è quello riguardante la disoccupazione: stazioniamo in 71° posizione, ancor peggio ma conseguenziale la percentuale delle imprese che fanno ecommerce, siamo al 77°. Impressionante anche il gap esistente per le case in affitto tra il centro storico e la periferia con un preoccupante 73° posto e poi 31°per i canoni di locazione. Gli amministratori comunali con meno di 40 a anni sono la metà, per tasso di imprenditorialità siamo al 61°, per il quoziente di nunzialità, cioè dei matrimoni, al 31°, al 60° per l’età media del parto. Un terzo (30° per la precisione) il numero dei laureati, al 27° posto per presenza di bar e discoteche. Infine la categoria degli anziani. Secondo lo studio del “Sole” meglio di tutti vivono a Cagliari. A Viterbo tocca il 64° posto, esattamente a metà di come vivono nel resto della penisola. Per speranza di vita siamo al 74° posto, al 95° per la presenza di medici specialistici, al 43° per l’uso di farmaci per malattie croniche, al 46° per l’uso di antidepressivi. Solo all’87° per presenza dei cosiddetti orti urbani. Vi sono pochi geriatri (70° posto), almeno rispetto alla media nazionale, ma buona la disponibilità di infermieri (30°). In compenso è buona la presenza delle biblioteche (29°) e funzionano i trasporti urbani (39°). Sorpresa: siamo in 14° posizione per l’assistenza domiciliare. Ed è la migliore performance che possiamo vantare. Come dire che gli anziani ci stanno sempre a cuore.

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Elaborazione dati: a cura  dell’ufficio studi e analisi del Sole 24 Ore

 

Foto: Viterbo via San Lorenzo

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