Ritorno a Casa:un viaggio interiore straordinario

Luciano Pasquini

Ritorno a Casa di Radhanath Swami è un libro per tutti, per gli appassionati di spiritualità, ricerca interiore, yoga e meditazione,leggerlo nella quiete vacanziera fa immergere in un viaggio che allo stesso tempo è coinvolgente, divertente e commovente e rende temporaneamente distante dalla vita frenetica a cui si è
abituati.
Di pagina in pagina si rimane comunque attratti da un racconto avvincente,che fa evolvere la storia di una generazione che si è spinta fino in India alla ricerca di se stessa attraversando luoghi e culture diverse. E’ il viaggio contraddittorio di un’anima alla ricerca di un Dio e al contempo un viaggio gegrafico di rottura partendo dall’America alla scoperta dell’Europa, come migliaia di giovani fanno, attratti dal vecchio continente. E’ nell’isola di Creta, immerso in una natura semplice e al tempo stesso dura, che il viaggio prende una direzione improvvisa, inaspettata come spesso accade nella vita. Cosi come scrive Tiziano Terzani in Un indovino mi disse, il senso degli avvenimenti, le vicende vissute, le storie, sono legate a noi da un disegno comune, un filo nascosto, dove il senso ci appare più chiaro all’approssimarsi della fine del viaggio. Cosi il sacro fiume Gange, nel suo lungo e interminabile scorrere, come la vita, indica a Richie il percorso da seguire. Inizia cosi la ricerca con il proprio maestro, colui che lo aiuterà a rag-giungere la serenità, la pace che solo un amore Superiore può dare. Nel suo pellegrinare in India, si ferma a Calcutta dove conosce un personaggio come Madre Teresa, con la quale ha un toccante dialogo: “Quando la povera gente di Calcutta muore tra le mie brac-cia, vedo nei loro occhi una luce di speranza. Non vedo questa luce negli occhi di molte persone ricche e potenti in occidente. La vera ricchezza è nei cuori di quelli che hanno fede nell’amore di Dio. Il mondo ha un disperato bisogno di persone che sappiano dare questa speranza ai poveri di cuore”.
A Vrindavan città sacra a Krishna, dove terminerà il suo duplice viaggio, l’incontro con l’uomo che sarà la sua guida spirituale: Shrila Prabbupada che viene descritto amabilmente nel libro: “Il silenzio che seguì sembrò durare in eterno. Poi lui toccò con grazia le mie mani giunte con la punta delle dita e sorrise dolcemente. I suoi occhi, inumiditi per l’affetto erano quelle di un padre che raccoglieva a casa suo figlio ribelle dopo innumerevoli anni di separazione. Nel suo sguardo, incontrai un infinito mare di saggezza che si estendeva al di la del tempo. Con un leggero cenno,mi disse “Si sei a casa”. La mia gioia non aveva limiti”. Il viaggio di Richard Slavin dai sobborghi di Chicago alle grotte dell’Himalaya lo porterà a trasformarsi da giovane ricercatore a guida spirituale di fama internazionale.Un racconto intimo di un cammino verso la consapevolezza di sé, sta a chi legge capire le proprie sfide per percorrere la strada che conduca verso la propria’armonia interiore: Di sicuro è un libro distensivo che alla sua conclusione ti fa sentire meglio.

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