Restaurata la targa a ricordo delle sorgenti del “Pisciarello”

di Aldo Quadrani*

Un altro pezzetto della storia bagnaiola ritorna alla luce.
Eravamo intorno all’anno 1961 quando la diuretica acqua delle sorgenti del “Pisciarello”, con una serie di pompe idrauliche, fu portata sino alla piazza XX settembre per un ipotetico istituendo Centro Idropinico.
L’acqua sgorgava da tre cannelle e si raccoglieva in una fontana secentesca a forma di tazza con zampe di leone, reperita grazie all’allora sindaco di Viterbo ing. Domenico Smargiassi che ne redasse il progetto di collocazione.
Per interessamento dell’allora assessore all’igiene e sanità, Gino Pierini, fu poi collocata una targa descrittiva, in marmo di Trani, con gli stemmi del Comune di Viterbo e di Bagnaia realizzata dai Fratelli Mario e Bruno Veneziani, valenti scalpellini e insegnanti di questa arte nelle pubbliche scuole.
Nel corso degli anni, l’acqua della fonte del Pisciarello fu sostituita dalla normale acqua dell’acquedotto comunale così la targa fu tolta e non se ne ebbe più notizia.
L’Associazione Amici di Bagnaia-arte e storia, sempre alla ricerca del passato cittadino la ritrovò in un cumulo di macerie e purtroppo spezzata.
Grazie all’intervento della ditta Vincenzo e Angelo Sambuci, esperti maestri scalpellini (Vincenzo fu anche allievo dei f.lli Veneziani) la targa è stata restaurata ed ora fa bella mostra di sé in una delle stanze di Palazzo Gallo.

*Presidente Associazione Amici di Bagnaia

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