Quando l’artigiano diventa un vero e proprio artista

Roberta Pietrini, premiata dal presidente della Fondazione Carivit Marco Lazzari

Artigiani? No artisti veri e propri. Già, perché volgendo lo sguardo sulla mostra concorso di artigianato artistico “Forme e colori della terra di Tuscia”, organizzata dalla Cna viterbese e civitavecchiese, aperta a valle Faul nell’auditorium della Fondazione Carivit (chiuderà domenica sera), il visitatore si trova davanti a dei veri e piccoli capolavori, ideati e realizzati dalle sapienti mani di orafi, ceramisti, fotografi, vetrai e quant’altro in grado di soddisfare il desiderio di bellezza insito nell’animo umano.

L’apice della manifestazione è stato raggiunto con la premiazione dei lavori ritenuti più degni per originalità, capacità ideativa e realizzativa, nonché rispettosi della sostenibilità, quanto mai d’uopo in questo periodo. Lavori esaminati da una giuria quanto mai qualificata, composta da Elisabetta De Minicis, direttrice del Museo della Ceramica della Tuscia, nonché componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Carivit, da Elena Balsamini, presidente nazionale di Cna artistico e tradizionale, da Riccardo Monachesi, architetto e ceramista, da Ivana Pagliara, operatrice culturale, founder di Promotuscia, e da Luca Cristofori, stilista, nonché presidente di Mestiere moda su misura di Cna Lazio.

Dopo la consegna a tutti i 35 artigiani presenti all’iniziativa degli attestati di partecipazione, la segretaria della Cna Luigia Melaragni ha annunciato i vincitori del concorso. Ebbene, per quanto riguarda le imprese, il primo premio è andato a Roberta Pietrini, della ditta Neloo di Viterbo, per la lavorazione delle fibre naturali e per la creazione di bijoux e accessori sostenibili; il secondo premio se l’è aggiudicato Stefania Pochesci, dell’azienda Slow Living di Rieti, per le sue creazioni di alta manifattura e design con fibre di origine vegetale e stampa certificata ecosostenibile; il terzo premio infine è andato a Luca Riccioni, di Kinoki a Civitavecchia, per la fotografia. Una menzione speciale anche a Marco Bracci, della ditta Ferri Forgiati di Civita Castellana.

Premi anche per gli studenti del liceo Orioli, ai quali è stata dedicata una sezione particolare della mostra. L’alloro del vincitore se l’è aggiudicato il lavoro di gruppo “Il Giramondo”, opera di Emanuela Calabrese, Gioia Cicchetti, Miro De Santis, Angelica Valente, Domiziana Ventura, coordinati dall’insegnante Cinzia Pace. Il secondo premio è andato al lavoro di gruppo “Nuvole di creatività”, realizzato da Lucrezia De Vecchi e Andrea Dormino, con insegnante Cinzia Pace. Il terzo premio infine se l’è aggiudicato il lavoro di gruppo “Ri-use”, autori Angelica Boni, Luca del Nero, Giulia Fiorentini, Diana Kotous, Gioele Lamoratta, Alice Peruzzi, Zahidur Rahman, Arianna Sanetti, Brian Vanin, Isabella Vento, Ambra Vincenti, coadiutvati dalle insegnanti Ilaria Cherubini e Stefania Fieno.

C’è da dire che tutte le opere esposte meritavano un premio. In particolare hanno colpito il visitatore per la loro originalità e per la fattura due violini in ceramica opera di Sonia Sturalova, artista originaria di Praga, ma ormai stabilmente nel Viterbese (vive e lavora a Orte) da circa trent’anni. Per lei e per tutti gli altri sarà per la prossima volta.

Sonia Sturalova, vicino ai suoi violini
Stefania Pochesci, premiata dall’assessore regionale Alessandra Troncarelli
Luca Riccioni, premiato dal consigliere regionale Enrico Panunzi
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