Piano Turistico Triennale, Peparello Confesercenti: “Subito le risorse economiche per affrontare la grave crisi del comparto”

Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato oggi il Piano Turistico Triennale, lo strumento cardine per la programmazione del settore turistico così come previsto dalla legge regionale 13 del 2007. Il Piano approvato oggi definisce le linee guida, le strategie, le azioni e gli obiettivi per i prossimi anni, partendo da un’approfondita analisi del contesto internazionale, nazionale e regionale.
Per la programmazione dei prossimi anni, sono tre i grandi obiettivi: rafforzare il brand della destinazione Lazio; promuovere la crescita della comunità locali; sostenere la destagionalizzazione e la delocalizzazione dell’offerta turistica. In pratica le tre linee sono mutuate dal piano nazionale: sostenibilità, innovazione e accessibilità. Non si tratta, insomma, uno strumento normativo, ma attivo, aperto alla partecipazione degli operatori, per promuovere la crescita economica, puntare alla destagionalizzazione e delocalizzazione dei flussi turistici. Il turismo “sostenibile e di qualità” viene individuato come “uno strumento di benessere sociale ed economico per la Regione”. Il binomio fra ambiente e turismo è la caratteristica principale che si vuole promuovere, innanzitutto “decongestionando gli ambiti saturi” e distribuendo in maniera più omogenea i flussi turistici. Particolare attenzione viene posta sulla diffusione di strumenti digitali, dalla realtà aumentata, alla diffusione di informazioni tramite qr code, all’utilizzo della “tecnologia indossabile”. Un capitolo a parte, infine, è dedicato all’area del cratere, colpita dal sisma del 2016: anche in questo caso il turismo, in particolare il turismo outodoor, viene individuato come il principale volano per la ripresa economica. Per raggiungere questi obiettivi il principale strumento è quello degli ambiti territoriali. Ne vengono individuati 9, nell’ambito dei quali sviluppare e promuove prodotti turistici selezionati in base alle caratteristiche dei diversi territori. Importante, per l’opera di promozione, è anche il lavoro che viene fatto per individuare il potenziale del Lazio rispetto alle diverse tipologie, dal turismo culturale, a quello legato ai grandi eventi e ai congressi, al turismo outodoor, all’enograstronomia e al benessere. Per ogni categoria viene fatta un’analisi del mercato di riferimento, dell’offerta del Lazio e vengono individuate le azioni da mettere in campo. Un capitolo a parte del piano è riservato, infine, alla mobilità, elemento chiave per la promozione di un turismo più diffuso e meno concentrato su Roma.
L’approvazione del Piano Turistico Triennale sbloccherà le risorse ordinarie di bilancio che verranno immediatamente impiegate a sostegno del comparto e dei Comuni del Lazio.
“L’approvazione del Piano Turistico Triennale è frutto di una serie di confronti e suggerimenti delle nostre organizzazioni di categoria della filiera turistica, che hanno partecipato agli stati generali convocati dall’assessorato regionale al Turismo – commenta Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e responsabile Area turistica regionale – Questo costituisce un fatto importantissimo tutto il Lazio, soprattutto in questo momento in cui le difficoltà causate dal lungo lockdown a causa del coronavirus ha messo in ginocchio l’intero comparto con aziende che stanno lentamento rimettendosi al lavoro nel tentativo di recuperare le gravi perdite. Sono notevolmente importanti soprattutto i tre punti sui quali punta il Piano Triennale ovvero la sostenibilità dell’offerta che significa offrire alle comunità locali strumenti opportuni per valorizzare ulteriormente le risorse e migliorare il brand con sistemi innovativi; dastagionalizzare l’offerta turistica con prodotti mirati su interessi specifici secondo le età, le condizioni economiche e sociali, la varie esigenze della clientela; delocalizzare i flussi turistici puntanto sulla qualità, ma anche sulla individuazione di importanti luoghi, monumenti, complessi fino ad oggi rimasti ai margini. E’ quindi un passo fondamentale – aggiunge Peparello- ed anche una opportunità da non lasciarsi sfuggire. Per questo al Piano va affiancato da uno strumento operativo che consenta di utilizzare immediatamente tutte le risorse disponibili per poter far fronte alla grave crisi causata dal coronavirus e rilanciare l’economia turistica dell’intera regione. Apprendiamo intanto – conclude – che i dati relativi al monitoraggio delle acque delle coste e dei laghi della Tuscia sono risultati favorevoli alla balneazione. E’ un dato che accogliamo con soddisfazione per la stagione turistica che è appena iniziata”.
Confesercenti – Viterbo

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI