Open Mic Revolution, un team unito e una radio che abbatte tutte le barriere

di Nicole Chiassarini

Dietro i microfoni di Radio Unitus, la radio ufficiale dell’Università degli Studi della Tuscia, non ci sono solo intrattenimento e attualità, bensì si possono ascoltare voci che si muovono verso l’inclusione e l’equità di tutti gli studenti con bisogni speciali.
È sotto questi presupposti che nasce Open Mic Revolution, un importante progetto avviato nel 2019 e patrocinato dalla Commissione Inclusione ed Equità dell’Unitus, che si occupa di tematiche sociali e disabilità. Il primo programma radiofonico di questo tipo in Italia, al punto da aver avuto grande attenzione da parte delle Organizzazioni competenti.
Ideatore del progetto e a capo dell’affiatato team, conosciamo Giorgio Graziotti, vincitore della borsa di studio ideata dall’Università per l’inclusione e l’innovazione attraverso i nuovi media, il quale ha dato vita ad un programma svolto con tanta volontà, grinta e passione.
“Per l’intero gruppo è un’esperienza molto importante, nella quale cerchiamo di trasmettere il fatto che i limiti fisici e quelli dovuti a una condizione di vita differente si possono superare, basta averne la volontà e trovare il sistema e le persone giuste che possano aiutarti in questo tipo di cose. È come un monito per ciò che riguarda la creazione del team building. Non è solo un progetto universitario, ma anche di vita perché può migliorare la vita di chi lo fa. Ci mettiamo il cuore, la forza di volontà e un gruppo molto affiatato, ma anche persone che ci aiutano a veicolare messaggi positivi”.
E così, grazie a tutti i professori coinvolti, al  responsabile scientifico prof. Giovanni Fiorentino,alla station manager della Radio, Elisa Spinelli, e alla professoressa Daniela Di Ottavio referente per l’inclusione e l’equità del Rettore, il gruppo guidato da Giorgio prende finalmente vita nel 2019 mirando, attraverso il potente medium della radio, a includere sempre più tutti gli studenti con necessità particolari.
“Il nostro desiderio più grande, fin da subito, è stato quello di fare in modo che gli studenti interessati dal progetto avessero un’opportunità per crescere anche attraverso i microfoni della radio – ha continuato Giorgio Graziotti. In più, dopo aver collaborato con Radio Unitus, mi è venuto anche in mente che questa cosa potesse attivare l’inclusione degli studenti e far arrivare la nostra Università ad un livello superiore in termini di inclusione”.
Open Mic Revolution inizia a ricevere apprezzamenti e un buon seguito, fin dai primi podcast, organizzando sempre più interviste con ospiti interessanti e interessati ad un programma innovativo e socialmente importante. Un progetto universitario e di vita che ad oggi impegna i ragazzi del team, per lo più studenti, anche da casa. Infatti gli appuntamenti non si sono fermati in questo periodo di emergenza sanitaria che ci ha visti ognuno nelle proprie abitazioni, senza poter uscire.
Con il forte desiderio di ripartire e continuare ad offrire spunti interessanti per l’inclusione e l’equità degli studenti, il team, più affiatato che mai, si incontra su Zoom, una piattaforma di videoconferenze all’interno della quale crea nuovi contenuti, nuove interviste, ma anche momenti di incontro e divertimento. Un’occasione per continuare a stare insieme e dare sfogo alla creatività anche fuori dallo studio di registrazione. Ovviamente con tanta emozione all’inizio, in quanto sicuramente creare contenuti video non è una dimensione presente nella radio.
Ma, nonostante il programma abbia necessariamente ridimensionato i tempi di registrazione, tagliando quindi rubriche come Open Apps all’interno della quale si facevano conoscere nuove app utili sia per i non vedenti che per i vedenti, gli speaker hanno continuato ad offrire intrattenimento e informazione. “Riprendere in questa situazione è stato bello, ma sicuramente ha avuto degli aspetti negativi – ha aggiunto Marco Canali, studente dell’Università degli Studi della Tuscia. Non posso stare con il mio gruppo e, ovviamente avere contatto fisico con nessuno. Però è un progetto che mi piace molto e sono felice di poter continuare ad intrattenere chi ci segue”.
Un progetto del quale andare più che fieri, che ha lo scopo nobile di garantire l’inclusione che ogni studente merita di ricevere. Un team unito che continua a portare avanti questa missione con orgoglio e volontà.
Con l’augurio di poter tornare nel loro studio di registrazione presso il Dipartimento DISUCOM, non resta altro da fare se non seguire Open Mic Revolution e ascoltare le sue voci colme di quella forte passione che contraddistingue gli speaker di Radio Unitus.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI