Si è svolta il 1° giugno 2023 a Civita Castellana, presso l’azienda agricola Capati (uno dei soci di C.P.N. – Cooperativa Produttori Nocciole), la giornata dimostrativa dedicata alle soluzioni tecnologiche più innovative in tema di sostenibilità ambientale in agricoltura e in particolare nella coltivazione delle nocciole, settore fondamentale per l’economia della Tuscia. L’evento è stato focalizzato sugli ugelli antideriva, il cui scopo è ridurre la dispersione dei prodotti fitosanitari, assicurando maggior risparmio economico e rispetto per l’ambiente.
L’iniziativa, a cui hanno partecipato numerosi imprenditori, agricoltori, rappresentanti istituzionali e soggetti interessati, è stata organizzata da Italia Ortofrutta e C.P.N. nell’ambito di Econocciola, progetto biennale di ricerca applicata per definire un modello di gestione ecocompatibile del noccioleto, relativamente alla difesa delle piante dai principali insetti fitofagi e alle patologie fungine e batteriche e con riferimento alla corilicoltura laziale e campana. C.P.N. di Ronciglione aderisce a Econocciola insieme ad altre organizzazioni di produttori (OP) tra cui Euronocciola di Caprarola, Copront di Ronciglione, Tonda Giffoni di Giffoni Valle Piana (Salerno).
La giornata, in collaborazione con l’Università della Tuscia e con il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), è stata aperta presso la sede aziendale Capati dai saluti del presidente di C.P.N. Settimio Discendenti e dal direttore di Italia Ortofrutta Vincenzo Falconi. Quindi i docenti dell’ateneo viterbese Stefano Speranza e Angelo Mazzaglia, rispettivamente entomologo e fitopatologo, hanno illustrato il progetto e le tecnologie impiegate, sottolineando le finalità degli ugelli antideriva: una distribuzione più uniforme, efficace ed ecologica del prodotto fitosanitario, in grado inoltre di garantire più controllo su insetti e patologie delle piante.
A seguire relatori e pubblico si sono spostati sul campo. Nel noccioleto predisposto per l’occasione, insieme a Marcello Biocca del CREA, è stata effettuata una prova con il macchinario atomizzatore trainato da trattore, dando ai presenti una dimostrazione della differenza di risultato tra ugelli antideriva e ugelli classici. La macchina, munita per metà di ugelli antideriva e per metà normali, è stata fatta passare tra gli alberi simulando la distribuzione del prodotto, in questo caso utilizzando acqua. Le cartine idrosensibili posizionate nella chioma del nocciolo, nella cui parte più fitta si annidano meglio gli insetti, hanno rilevato una diversa distribuzione del liquido atomizzato, attestando che gli ugelli antideriva costituiscono un sistema innovativo ed efficiente che permette di ridurre la dispersione dei fitosanitari.
In questo modo, è infatti possibile indirizzare il prodotto con precisione sulla pianta e nella giusta quantità, diminuendo la nube che si forma durante il trattamento. Infatti, si formano gocce più pesanti che ricadono all’interno della chioma. In questa dimostrazione ci si è soffermati anche sulla fase essenziale della taratura della macchina, oltre a fornire agli agricoltori altre nozioni pratiche, in un importante e proficuo momento di scambio e confronto.
“Crediamo in un’agricoltura sostenibile e innovativa – dichiara Settimio Discendenti, presidente C.P.N. – Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questa importante giornata, con cui proseguiamo con determinazione nel perseguire l’obiettivo di mantenere l’eccellenza delle nostre nocciole, puntando a una coltivazione sempre più rispettosa dell’ambiente. Promuovere l’introduzione degli ugelli antideriva nella corilicoltura è soltanto una delle attività che portiamo avanti, avvalendoci di fondamentali sinergie come quelle con il CREA e l’Università della Tuscia“.