Mamma o papà? Risate a denti stretti tra i drammi familiari

“Mamma o papà”?  È un bel problema per i figli di genitori, alle prese con una separazione, scegliere se stare a casa con l’uno o con l’altra. Sopratutto poi  se per vendetta o puro egoismo, la coppia si mette in lotta nell’intento di farsi odiare dai propri figli per liberarsene. Così, come due schegge impazzite, Valeria (Paola Cortellesi) e Nicola (Antonio Albanese), protagonisti di questa infelice commedia del regista romano Riccardo Milani, inventano espedienti densi di cinismo e cattiveria. 

A disprezzo dei valori della famiglia, dell’affido condiviso, della necessità, in caso di conflitto matrimoniale di prestare maggiori premure verso bambini o adolescenti  in disagio, questo film è un’esasperazione di ciò che nella realtà può succedere.

Lei ingegnere, lui medico, mirano ad inseguire le rispettive carriere. E la presenza di Matteo, liceale ribelle, Viola, ragazzetta un po’ impacciata e Giulietto, simpatico e precisino, risulta ingombrante per entrambi. Non una risata fra il pubblico. Ma, a denti stretti, l’attesa del finale. Qui il regista tenta di recuperare un po’ di affetti familiari, però il tutto risulta molto artificioso, inverosimile, devastante.