La Tuscia Rupestre e le antiche sorprese: Blera e l’abitato etrusco-romano

 

“L’Impressione di fantastici miraggi d i città el passato,che sembrano sorgere tra le macchie dell’addensarsi delle sagome delle tombe intagliate” (Massimo Pallottino)

La Tuscia Rupestre è uno scrigno di antiche sorprese, tra queste Blera – l’antica #Plaisra – è una delle più sorprendenti con le sue testimonianze soprattutto in ambito #etrusco. A pochi passi dal centro medioevale sorgono, ad anello, le #necropoli di Pian del Vescovo, quelle del Terrone e della Casetta e l’area archeologica di Petrolo, sulla quale si prolungava l’abitato etrusco-romano.

🏻La necropoli di Pian del Vescovo si trova nell’area del Vallone del Biedano nei pressi del ponte della rocca del II sec. a.C. su cui passava la Via Clodia, con tombe che vanno dal VII al IV sec. a.C. Si tratta di una necropoli rupestre costituita da tombe a tumulo e a dado: la cronologia delle tombe procede dall’alto (VII sec. a.C.) verso il basso e quindi le più antiche si trovano sul pianoro alto e sul ciglio della rupe.

Di notevole pregio è la Tomba della Sfinge, a doppia camera, con nome che deriva dalla figura mostruosa che vi fu scolpita.

Foto di Leonardo Maltese archeologo

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