Kataghèion/gattabuia: Dalle prigioni del pensiero all’arte ritrovata alla Rocca di Montefiascone

Il giorno 3 agosto 2018 alle ore 19.00 l’Associazione Arte e Benessere di Bomarzo presenta, presso gli spazi della Rocca dei Papi di Montefiascone, la mostra collettiva KATAGHÈION/gattabuia. Dalle prigioni del pensiero all’arte ritrovata, a cura di Salvatore Enrico Anselmi e con le opere di Massimo De Angelis, Evandro Muti, Luigi Riccioni, Maria Grazia Tata, Mara van Wees, Maria-Jadwiga Wòjcik.

Il progetto si avvale del patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Montefiascone e di Fidapa Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari – Viterbo.

“Il termine greco kataghèion è ritenuto all’origine dell’espressione gergale gattabuia che, con ludica ironia, ben si attaglia a ricordare l’originaria funzione del complesso architettonico delle ex prigioni della rocca papale di Montefiascone. Da qui la sua scelta per individuare nel titolo e nelle note esplicative del sottotitolo il carattere di questa collettiva. La prigionia del pensiero omologato e ricondotto al costume dominante collide con le forme libere dell’espressione individuale. Le forme del pensiero unico opprimono la civiltà costruita dalla libera affermazione dei principi etici e umani. L’arte è per sua natura espressione dell’originale, incontenibile fuoriuscita dal sé razionale, promanazione dell’intuito, codificata pulsione verso le variegate morfologie dell’atto di creazione. (…) “Kataghèion-gattabuia” non vuole essere soltanto una collettiva d’arte contemporanea ma un progetto culturale venato di valori etici. L’arte, ritrovata nella sua valenza comunicativa va intesa, dunque, come metafora di vita, condizione di incontro e condivisione, decodifica delle strade da intraprendere, intuizione degli itinerari percorribili secondo raccordi di cooperazione umana e culturale. (….)

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