Il rettore Ruggieri ha illustrato i 7 progetti vincitori del bando regionale

Donatella Agostini

L’Università della Tuscia si conferma a livelli di eccellenza nei progetti di ricerca. A illustrare i lusinghieri risultati per l’Ateneo viterbese è il Rettore prof. Alessandro Ruggieri, intervenuto il 23 gennaio in conferenza stampa presso il Rettorato. “Dal suo insediamento, l’assessorato allo sviluppo economico della giunta regionale del Lazio aveva individuato, anche con la collaborazione delle università laziali, degli ambiti di sviluppo sui quali poi caricare delle risorse, disponibili con bandi pubblici, e sui quali stimolare la partecipazione congiunta di imprese e centri di ricerca”, ha esordito il Rettore. “Nei giorni scorsi sono usciti i risultati dei bandi regionali su tre misure, Aerospazio (progetti legati alle applicazioni aerospaziali), Smart Building (edilizia sostenibile e intelligente) e Life 2020 (sistemi agroalimentari che hanno ricadute sulla filiera del benessere e della salute). Abbiamo partecipato a tutte e tre le misure, mettendo insieme le nostre capacità di ricerca, le idee progettuali coordinandole alle imprese. Su undici progetti presentati, ne abbiamo vinti sette”. Un risultato eccellente per l’Università della Tuscia, sia in termini di finanziamenti, che arriveranno nella misura di settecentomila euro, sia per la collocazione dell’Ateneo viterbese a livello regionale, dove si piazza secondo alle spalle della Sapienza e prima di Tor Vergata e Roma Tre. Complessivamente, il sistema universitario laziale porta a casa quasi quattro milioni di euro. “Il risultato ci qualifica come ateneo eccellente nel contesto regionale della ricerca, e ci permette di portare avanti i nostri progetti, frutto della connessione fra università e sistema delle imprese, per creare un sistema economico ed industriale più competitivo”. I progetti dell’ateneo viterbese si coordinano su tre direttrici principali: la sostenibilità, la tecnologia e le applicazioni digitali, l’economia circolare. Il Dipartimento di scienze ecologiche e biologiche (DEB) ha presentato il progetto per la realizzazione di un nuovo prodotto cosmeceutico per la protezione solare. A illustrarlo, il professor Giorgio Prantera.“Il progetto Deb ha come soggetto proponente l’IDI Farmaceutica, con associato il centro di ricerca clinica IDI, il più grande nel campo della ricerca sanitaria dermatologica. Il progetto prevede la messa a punto di una crema solare che non sia composta di filtri chimici, ma che utilizzi un ingrediente naturale, la lignina, che associa proprietà fotoassorbenti e antiossidanti. Un prodotto non tossico ed ecocompatibile, ma con tutte le potenzialità dei normali prodotti di sintesi”. A seguire, i progetti del Dipartimento di scienze agrarie e forestali (DAFNE): il primo, detto Smartbee, è stato illustrato dal professor Danieli. “L’idea che sta alla base di questo progetto è quella di offrire agli apicoltori un sistema facile e funzionale per capire cosa succede all’interno di un alveare, che è una scatola chiusa. Con una serie di sensori è possibile raccogliere una serie di informazioni (temperatura, vibrazioni, ecc.). Le api perlustrano il territorio e portano all’interno dell’alveare le informazioni sull’ambiente che le circonda. Attraverso questo sistema, si potrebbe disporre in un futuro prossimo di una rete di apiari intelligenti che possano dare indicazioni anche sulla situazione del territorio e dell’ambiente”. Il professor Raffaele Casa ha presentato invece l’altro progetto DAFNE, denominato Agricoltura di Precisione Ora. “Riguarda l’introduzione delle tecnologie di precisione in due sistemi colturali importanti nella provincia, il noccioleto e il castagneto. Obiettivo: sviluppare un sistema che possa integrare informazioni acquisite da vari sensori (satelliti, droni, sensori prossimali) per intervenire e regolare meglio in modo automatico l’irrigazione e la concimazione. Per quanto riguarda il castagneto, migliorare il monitoraggio del cinipide del castagno”. Il DIBAF, Dipartimento per l’innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali, ha presentato un sistema integrato intelligente per la gestione innovativa e sostenibile di ecosistemi agro-ambientali (Agrivision), per un’agricoltura proiettata verso il futuro. Obiettivo: migliorare la selezione delle nuove varietà, ottimizzare la gestione di irrigazione e concimazione attraverso le moderne tecnologie, come droni e sensori. Al progetto collabora anche il CNR. Infine, i tre importanti progetti del Dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa (DEIM). Il primo si chiama Be Positive – mobilità Elettrica su Piattaforma Ottimizzata Sostenibile InnovaTIVa ed Energetica, riguarda la realizzazione di semilavorati per i quadri elettrici e sistemi software per percorsi industriali ottimali. Tutte le aziende coinvolte sono piccole imprese del territorio viterbese, impegnate in un progetto di grandissima innovazione. Il secondo progetto, Horta – Humidity Observation by Reflectometer Technique for Agriculture, prevede la realizzazione di una missione satellitare con nanosatelliti per la analisi dati sul territorio. Include la realizzazione di una stazione di ricezione e analisi dati presso l’Università della Tuscia, anche per fini didattici, al fine di formare futuri ingegneri che abbiano competenza sull’argomento. Infine, il progetto BES/T: Building Efficiency System by Television. Verrà realizzato un sistema multiservizio per il monitoraggio e la razionalizzazione dei consumi energetici in smart communities (condomini, piccoli paesi), con particolare riferimento alla mobilità elettrica e al monitoraggio di fughe di gas, acqua e fumo. “Sono molto soddisfatto dei risultati dei singoli dipartimenti”, ha concluso il rettore Ruggieri. “Dimostrano che il lavoro di studio e di formulazione di progetti, serio e portato avanti con costanza, poi produce degli ottimi risultati”.

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