La strada di casa di Elisa Guida, in ricordo dei superstiti italiani dei campi di concentramento

Un libro che colma un vuoto, permettendo di inserire nuovi tasselli di consapevolezza nel grande quadro della Memoria. È La strada di casa di Elisa Guidi, dedicato al ritorno dei sopravvissuti italiani dai campi di sterminio nazisti nelle loro città e nei loro paesi d’origine.

Sarà presentato sabato 28 aprile alle 17.30 presso la sala consiliare del comune di Vignanello. L’autrice si confronterà con Giorgio Renzetti.

Che cosa è accaduto ai superstiti italiani di Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald, Ravensbrück e Dachau?  Con testimonianze inedite il libro parla di chi si occupò di loro e che cosa significò tornare a casa dopo essere sopravvissuti all’esperienza più drammatica del Novecento.Esito di un’ampia ricerca, il volume tenta di far luce su alcuni squarci della storia del rimpatrio, in cui s’intrecciano drammi personali e collettivi. Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia della Shoah e su quella dell’Italia, colta nella fase di transizione alla democrazia. Ne deriva una storia corale che parla di ricostruzione, di incontri e di abbandoni, e racconta un’umanità che dimostrò poco interesse per le sorti dei reduci dai Lager nazisti. (dalla pagine web della casa editrice Viella)

Elisa Guida, dottore di ricerca all’università degli studi della Tuscia, si occupa di storia e didattica delle deportazioni ed è socia fondatrice e membro del comitato scientifico dell’Associazione Arte in Memoria (pietre d’inciampo).