Giornata del contemporaneo, Villa Lais di Sipicciano ospita Sottosopra, personale di Marcello Mantegazza
Nell’ambito della ventesima giornata del contemporaneo, sabato 12 ottobre, il Casino di Villa Lais di Sipicciano ospita la personale di Marcello Mantegazza dal titolo Sottosopra.
Sottosopra è dove l’ordine e il caos si muovono nel fragile confine tra il conscio e l’inconscio, in un universo parallelo creato da Marcello Mantegazza.
Non ci sono personaggi o forze soprannaturali da combattere, ma solo parole e lettere che disegnano un percorso tanto personale quanto universale. Dai quaderni di Mantegazza escono pensieri che fluttuano, scivolano e si aggrovigliano senza una direzione apparente. È come se ogni frase fosse una soglia, un varco verso un altrove, in cui le parole si slegano e si ricompongono in mille forme diverse. A momenti sono deliri che diventano aforismi, in uno spazio sospeso in cui il tempo si dilata. È la costruzione di un viaggio di esplorazione del proprio io, nascosto tra le pieghe delle parole.
Alcune delle opere di Sottosopra fanno parte della serie realizzata da Mantegazza a partire dal 2021 dal titolo I Racconti del sonno, provenienti da appunti che l’artista scrive con costanza quotidiana.
La mostra, di per sé, si divide in due parti: SOTTO e SOPRA. Entrando nel gioco di parole di questo artista, possiamo immaginare una nave ferma in mezzo al mare, con a bordo due situazioni ben distinte: sottocoperta e sopracoperta. In entrambi i luoghi l’avventore non ha una guida, è lasciato libero di vagare tra stimoli di pensiero che si intrecciano tra loro.
Sottocoperta, la nave custodisce tele nere con scritte bianche: frasi deliranti, realizzate con cura e metodo. Usando timbri, lettera per lettera, Mantegazza costruisce frasi che sembrano emergere dal buio della mente. Ogni parola stampata è un frammento di pensiero intrappolato. Le lettere incise sembrano voler spezzare un silenzio che altrimenti sarebbe assordante. Rivelano pensieri sconnessi eppure paradossalmente coerenti, come se l’artista volesse ordinare il disordine della propria mente, costruendo un dialogo segreto tra logica ed emozione.
C’è qualcosa di ipnotico nel ritmo dei timbri, nel modo in cui le lettere si allineano, come se ogni gesto fosse parte di un rituale, un richiamo a una modalità di comunicazione antica, eppure densa di significati moderni. La forma è elegante, pulita e ordinata, quasi a nascondere o pacificare il subbuglio in cui questa nave è finita.
“QUANDO CHIUDI GLI OCCHI E IL BUIO COMINCIA A MUOVERSI”
Sopracoperta, i pensieri si capovolgono e, da intimi, diventano pubblici e liberi. Di sopra, all’aperto, non c’è più la meticolosità e la precisione del sottocoperta. Lenzuola bianche, scritte con una bomboletta spray nera, riempiono l’aria di libertà. Parole sbandierate, urlate e lasciate al vento, che le agita e le confonde in una sorta di casualità gestita dall’artista, diventano un unico flusso di pensiero. Le parole si mischiano, si perdono e si ritrovano, come un pensiero che si frantuma per poi ricomporsi in una nuova forma. Non c’è ordine, ma un’energia cruda che esplode in ogni frase tracciata con velocità. Ogni lenzuolo diventa una bandiera che sventola senza freni, veicolo di un pensiero che non ha più bisogno di essere contenuto o definito.
“EROTISMO E CRUDELTÀ”
Il Sottosopra è uno specchio delle nostre ansie, delle nostre speranze e dei sogni più reconditi, trasformandosi in un luogo dove il linguaggio non descrive più la realtà, ma la crea. Ogni frase è come un enigma che si svela solo a chi è disposto a immergersi nelle profondità dell’opera, dove il bianco e il nero si intrecciano come opposti inseparabili.
In questo universo capovolto, Sottosopra diventa il riflesso di una lotta tra controllo e libertà, ordine e disordine con le parole che non si limitano a comunicare, ma agiscono come protagoniste.
Info e prenotazioni per visitare la mostra: Associazione 3)5 Arte Contemporanea – cell. 339.2216162.