All’anfiteatro romano di Sutri prosegue Teatri di Pietra, tra musica e grandi classici greci e latini
Venerdì 19 luglio, alle ore 21.00, all’anfiteatrfo romano di Sutri va in scena Pluto o il dono della fine del mondo, di Anton Giulio Calenda, tratto dal Pluto di Aristofane e portato in scena dal Gruppo della Creta.
“Cosa succederebbe se tutti fossimo ricchi? E se a tutti fosse concesso ozio illimitato?
È su questa utopia che si gioca l’opera di Aristofane “Pluto”, che prende il nome da un Dio tanto poco spirituale, quanto assai utile e concreto. Il cieco Pluto, dio della ricchezza nel pantheon elenistico, viene rapito da Cremilo, contadino ateniese, affinché smetta di elargire ricompense ai malvagi e sofferenze agli onesti. Succederà nella vicenda, che, curata la cecità di Pluto, i soldi saranno bulimicamente distribuiti a tutti e che quindi lavorare diverrà inutile.
Sabato 20, sempre alle 21.00, è la volta di Ulisse Racconta Ulisse di Beatrice Monroy e Sergio Vespertino.
“Ulisse è arrivato alla corte dei Feaci, il grande viaggio, le grandi avventure alle spalle. Adesso nel mondo incantato di Alcinoo dove l’ha accolto Nausicaa, lui ha un solo obbiettivo essere trasportato a casa da una delle navi magiche di quel popolo caro a Poseidone…… Nell’ultima parte, Ulisse non ha più voce è solo un puntino all’orizzonte, una vela latina, mentre da Itaca, guardando il mare e il padre di nuovo fuggito, ci parla Telemaco che ha il compito di riportare il regno di Itaca alla normalità dopo la grande strage dei proci. Adesso Ulisse è un senza nome, lì sulla barchetta è un uomo in cerca di altri mondi, è l’avventura e la ricerca dell’intera umanità.
Infine, a chiudere, domenica 21 luglio, il Minuscolo Spazio Vocale con Cantami dodicetto vocale a cappella diretto da Filippo Stefanelli e Ludovico (Dodo) Versino
Il Minuscolo Spazio Vocale, che da sempre si misura con un repertorio estremamente variegato rifuggendo ogni limitazione di genere o argomento, ha deciso di onorare questo luogo sperimentando il percorso del racconto, scegliendo tre diverse storie da vivere attraverso i quadri sonori delineati dai pezzi eseguiti dalle sole voci: il racconto di un amore divino, che da sempre ha ispirato la musica corale, il racconto di un amore terreno e il racconto di un sogno, esperienze che ognuno di noi ha sperimentato.
Con il Patrocinio
Ministero della cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per la Provincia di Viterbo e per l’ Etruria meridionale
In collaborazione
Comune di Sutri
Area archeologica di Sutri Via Cassia (Sutri/Viterbo) Inizio spettacoli: 21
Ingresso 12 euro
Ridotto 10 euro: convenzionati/associazioni/studenti
Info e prenotazioni: teatridipietra@gmail.com / WhatsApp 351 907 2781 / FB teatridipietra / teatridipietra.blogspot.it / biglietteria presso il sito / online www.archeoares.it – www.liveticket.it