Cuba Andata/Ritorno i corti del progetto Torno Subito

Andati a #Cuba grazie al progetto Torno Subito 2017 della Regione Lazio, un gruppo di giovani autori si è ritrovato a studiare documentario nella prestigiosa Escuela Internacional de Cine y Television de l’Havana: un’esperienza formativa e umana indimenticabile, che ha prodotto tre cortometraggi documentari realizzati nella provincia cubana, in luoghi invisibili al turismo di massa; tre intimi ritratti di un popolo unico che continua ad affascinare tra le pieghe della sua complessità.

Ritornati a #Roma, i giovani autori decidono di allestire, in collaborazione con la Regione Lazio, un evento di presentazione di questi documentari. Quest’evento assume un particolare valore, perché cade appena dopo l’incredibile prova di solidarietà della brigata di medici cubani “Henry Reeve”, giunta in soccorso a Crema nel pieno della tragica emergenza Covid-19. Durante la serata, attraverso la magia del documentario, i tre cortometraggi ci mostreranno l’altra faccia dell’isola, quella più vera, e l’altra faccia del cinema, quello della realtà.

Cuba: Andata e Ritorno non è solo l’ultima tappa del loro viaggio di formazione, ma anche la prima di un nuovo viaggio professionale e personale.

 

ARIGUANABENSES di Sante Costantino, Tullio Edoardo Rocca, Susanna Sala, Andrea Tufo
CUBA, 2018, 28’La storia e l’anima di San Antonio de los Baños si legano a quella del suo fiume, tanto da sovrapporre l’identità della sua popolazione al suo nome: Ariguanabo il fiume; Ariguanabenses gli abitanti di San Antonio. Dagli antichi fasti, che facevano del paesino un ricco polo turistico, frequentato dall’alta borghesia dell’Avana, oggi il fiume ha perso lo splendore e la prosperità che lo caratterizzavano. Eppure, gli Ariguanabenses continuano a viverlo, ogni giorno, ricordandolo com’era ieri, prima del periodo especial, ma accettandolo per com’è oggi: perché la vita dei suoi abitanti, nonostante tutto, deve poter andare avanti, come fa il fiume.SOLAVAYA di Alessandro Ruggeri (Ale Rug) , Lidia Cheresharova, Clara Anicito
CUBA, 2018, 11′Un albero misterioso e sinistro si erge ai confini della piccola città di San Antonio.
Sulla corteccia dell’albero sono inchiodate centinaia di scarpe, di ogni misura e tipo, e nelle vicinanze si possono riconoscere diversi simboli religiosi appartenenti alle religioni sincretiche afro-cubane: piante, feticci, statue e resti di offerte sacrificali.
Alcuni abitanti del posto parlano di stregoneria ed evitano accuratamente di passare nei pressi dell’albero.
Durante le indagini sull’origine dell’albero, gli abitanti di San Antonio de los Banos rivelano la straordinaria convivenza di geografie magico-religiose misteriose, senza tempo, che si incontrano nel poco conosciuto ma vastissimo spazio scenico della società cubana.
Una nazione socialista e globalizzata, animista e poi cristiana, dove i segreti di antiche divinità africane dei mari si intrecciano con il materialismo storico, creando una straordinaria mezcla culturale dove il realismo magico fa parte della quotidianità.MIRA MI ALMA(in concorso al Fike festival di Evora e al Valdarno film festival) di Gianlorenzo Attene, Oscar Gariani, Giada Pistonesi
CUBA, 2018, 15’
Marco è un uomo di 70 anni e vive all’interno dello stadio di San Antonio Los Baños, un piccolo paese nei dintorni dell’Avana. La vita non è facile, come lui dice spesso. La sua sicuramente non lo è stata. Ha trasformato la segreteria dello stadio nella sua casa, dove nella solitudine dei suoi pensieri lotta con i suoi fantasmi. Convive con la profondità dei suoi sentimenti verso la madre, la donna che nonostante tutte le difficoltà non ha mai abbandonato il figlio. Ci racconta la sua vita, fatta di solitudine e una gioventù sprecata in carcere. Ma oggi Marco ci apre la sua anima. Mira mi alma.

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