Consigli pop sulle Scienze Motorie fatte in casa

di Isabella Cristaudo*

Life with sport. Three happy young girls warming up before having training and doing yoga.

In una delle puntate precedenti parlavamo dei muscoli che muove una semplice risata. Si tratta dunque di una vera e propria attività fisica benefica per il corpo e per l’umore. Esiste lo “Yoga della risata” nel quale si arriva addirittura a sudare. Se non siamo esperti della disciplina, non fa nulla, quantomeno ridiamo. Noi che in questo momento siamo probabilmente molto insofferenti a tutta la situazione, anziché lamentarci, annoiarci o scalpitare per uscire, creiamo attività fisica nel piccolo spazio e tra Tv e internet cerchiamo per lo più di vedere cose che generino risate.

Camminare scalzi, ossia il gimnopodismo è un ottimo stimolo propriocettivo che sarebbe importante dare al nostro corpo almeno un’ora al giorno. A livello sottocutaneo, sotto la pianta del piede ci sono recettori con i quali percepiamo lo spazio e il movimento. Tutto ciò favorisce una corretta postura, ci consente di rispondere meglio alle alterazioni che riscontriamo nella deambulazione e abbassare i rischi di andare incontro a infortuni.

Quando si indossano calzature, un ottimo escamotage per attivare qualche muscoletto in più sono le scarpe con suola arrotondata e basculante. Esistono già da diversi anni, hanno una suola costruita appositamente per rendere il piede instabile. Il corpo è così costretto a trovare continuamente il giusto equilibrio attivando fibre muscolari altrimenti non sempre reclutate e in particolare i muscoli cosiddetti posturali prevalentemente della catena retta posteriore e quindi del polpaccio, del post coscia, dei glutei e della schiena.

Se facciamo dello stretching risulta particolarmente utile lavorare con la musica a 432hz. Se ne trova moltissima sul web. Sottoposto a questo tipo di vibrazioni il sistema immunitario si rinforza eliminando tensioni e di conseguenza tossine. Il cervello inizia a produrre onde cerebrali estremamente benefiche, differenti da quelle emanate nelle normali attività quotidiane.

Queste onde chiamate alpha, e theta, misurabili con l’elettroencefalografo, attivano produzioni ormonali che agiscono positivamente sul sistema nervoso centrale.

Le articolazioni sono zone con minor circolazione sanguigna rispetto agli arti, motivo per cui più facilmente vi si accumulano tossine. Ottimo mettere nelle nostre sedute di allenamento casalingo la mobilità delle articolazioni, effettuando rotazioni e circonduzioni, partendo dalle caviglie per salire su fino ai polsi passando per ginocchia, anche, spalle. Insomma seppure blanda, il movimento sembra davvero essere fondamentale nella quotidianità.

Addirittura una scoperta avvenuta al Massachusetts General Hospital e descritta sulla rivista “Science” dimostra come l’attività fisica induca la formazione di neuroni e crei le condizioni ideali per la loro crescita in particolare, favorendo il rilascio di una sostanza – il fattore neurotrofico cerebrale o BDNF – che nutre e sostiene le cellule nervose.

La neurogenesi nell’adulto, ossia il processo di formazione di nuove cellule nervose che permane in alcune aree del cervello anche dopo la fase di sviluppo embrionale e neonatale, avviene nell’ippocampo (una piccola struttura essenziale per l’apprendimento) e in un’altra formazione di sostanza grigia (l’insieme dei “corpi” dei neuroni) chiamata striato.

Questo processo seppur parziale di rinnovamento è fondamentale per la memoria.

Nella loro semplicità sono consigliati anche automassaggi dal basso verso l’alto o per intenderci direzione cuore, dunque ad esempio dalla caviglia al ginocchio, dal ginocchio all’anca. Tuttavia auguriamoci tutti al più presto di poter correre, ma soprattutto correre a fare un bel bagno termale, una sauna, un bagno turco, un’escursione in montagna, una nuotata, un massaggio Shiatsu.

 

Isabella Cristaudo: diplomata I.S.E.F. con 110 e lode presso l’Istituto Superiore di Educazione Fisica (Roma) e laureata in Scienze Motorie con 110 e lode presso lo I.U.S.M. Istituto Universitario di Scienze Motorie Foro Italico (Roma). Preparatore fisico per atleti professionisti, nel 2008 convocazione con il Settore Squadre Nazionali Maschili F.I.P. Esperienza ultradecennale nel recupero funzionale post-traumatico e post-operatorio. Insegnante di ruolo di Scienze Motorie nella Scuola Secondaria di Secondo Grado. Inventrice del “Big Band” (dispositivo a elastici con sistema di monitoraggio elettronico delle forze agenti) e del suo modello di allenamento. Nel 2011 esce la sua prima pubblicazione scientifica dal titolo “Assessment of the efficacy of a specific tubing training in female futsal players” al XX th International Congress of Sports Rehabilitation and Traumatology (12 – 13 Marzo, 2011 Bologna, IT).

 

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