Bella Tuscia, i luoghi: il Mitreo di Sutri

E’ senz’altro un tesoro da conoscere: La Porta dell’Etruria. Come tutte le porte anche questa va aperta, per conoscere cosa racchiude. A poca distanza dall’Anfiteatro alle pendici del colle Savorelli, si apre la piccola chiesa dedicata alla Madonna del Parto e indicata dagli studiosi come antico Mitreo, luogo di culto del dio Mitra e in seguito trasformato in luogo di culto Cristiano.
La chiesa, riferibile al XIII – XIV secolo è interamente scavata nel tufo. E’ un luogo pieno di fascino, che emana energia. All’ingresso un piccolo vestibolo, a pianta quadrata decorato con affreschi raffiguranti la Madonna e i Santi – San Cristoforo – e la leggenda di S. Michele del Gargano. Affreschi di rara bellezza, in un luogo unico, rappresentano scene di pellegrinaggio e introducono all’interno dell’ambiente principale a pianta rettangolare, diviso in tre navate da due file di pilastri. La navata principale presenta una copertura a botte che si attacca agli archetti mediante un piano orizzontale. Alle pareti affreschi con immagini sacre, alcuni ben conservati. Scorrendo in auto in tanti magari hanno visto di sfuggita il sito archeologico, che si snoda parallelo alla via Cassia. La Tuscia riesce sempre a sorprendere, soprattutto in una giornata di sole che ha accentuato i colori tipicamente autunnali seppure di un inverno appena iniziato.

Testo e foto Luciano Pasquini

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