“Basta fuochi d’artificio, anche d’estate”, l’accorato appello dell’Enpa di Viterbo

no ai botti

Ancora una volta, l’Enpa di Viterbo lancia un appello accorato: basta fuochi d’artificio, anche d’estate. Dopo le segnalazioni giunte da cittadini indignati, l’associazione torna a chiedere con fermezza l’abbandono di una pratica anacronistica e pericolosa.

Per gli animali non è una festa, ma un incubo. E non si tratta solo di disagio emotivo: i botti possono provocare panico, fughe, smarrimenti e perfino morti tra gli animali domestici e selvatici.

Una pratica che fa male a tutti, non solo agli animali

I fuochi d’artificio sono una pratica obsoleta, che evidenzia un grave disinteresse per la tutela dell’ambiente e del benessere animale. Oltre al problema acustico e visivo, l’Enpa sottolinea l’impatto ambientale dei fuochi:

•Rilascio di polveri sottili (PM2,5 e PM10)

•Contaminazione da perclorati e sostanze tossiche

•Danni alla qualità dell’aria, del suolo e dell’acqua

Effetti scientificamente documentati, ma ancora troppo spesso ignorati in nome di un intrattenimento momentaneo. In un’epoca in cui si parla di sostenibilità e turismo responsabile, è assurdo continuare a utilizzare strumenti così impattanti e superati.

Le alternative esistono, serve la volontà politica

L’appello si rivolge direttamente ai sindaci della provincia di Viterbo: l’associazione chiede l’emanazione di ordinanze che vietino l’uso di fuochi d’artificio tradizionali, e propone di sostituirli con spettacoli alternativi, come:

•droni luminosi

•proiezioni artistiche

•eventi a basso impatto acustico e ambientale

Anche se l’applicazione delle ordinanze può risultare complessa, l’Enpa insiste sulla necessità di mandare un messaggio educativo: ogni regolamento, ogni controllo, può rappresentare un deterrente e un passo avanti verso una convivenza più civile.

Un problema di civiltà, non solo di regolamenti

Gli animali hanno una soglia uditiva molto più sviluppata rispetto agli esseri umani e vivono ogni esplosione come se fossero in un campo di battaglia. Non capiscono l’origine del rumore, non possono prevederlo, e ne restano traumatizzati. Il risultato? Fuga, disorientamento, ansia, morte.

Serve un cambiamento culturale, non solo legislativo. Noi lo esigiamo. Per gli animali, per l’ambiente e per tutte le persone che hanno a cuore il rispetto della vita.

L’Enpa di Viterbo chiede dunque l’introduzione di regolamenti comunali rigorosi e controlli severi da parte della Polizia Locale, nel pieno rispetto delle norme in vigore, in particolare dell’art. 57 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e dei regolamenti sulle emissioni sonore.

 

Enpa sezione di Viterbo e provincia

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