Asl Viterbo: Ripartono le attività ambulatoriali con recall dei pazienti con visite sospese emergenza Covid-19

A partire da giovedi 28 maggio mattina, presso tutte le sedi della Asl, ospedaliere e territoriali, sono state riattivate le prestazioni ambulatoriali, con il recall e la ricollocazione dei pazienti le cui visite erano state sospese a causa dell’emergenza COVID.

I cittadini verranno richiamati quotidianamente dai professionisti aziendali per il nuovo appuntamento. La rimodulazione delle agende verrà effettuata sulla base delle nuove tempistiche già individuate, nel rispetto delle linee guida governative e regionali, per la prevenzione della diffusione del virus.

Gli assistiti dovranno rispondere a un questionario telefonico di triage, con l’obiettivo di accertare il loro stato di salute e di garantire l’accesso sicuro alle strutture.

Nella ricollocazione e nella riprogrammazione delle prestazioni, nel rispetto delle indicazioni regionali, gli specialisti faranno una valutazione, dando la priorità di accesso ai pazienti fragili o a coloro che presentano più patologie.

Agli altri assistiti sarà comunque garantita l’esecuzione dell’esame o della visita precedentemente prenotata, attraverso il lavoro di uno specifico pool di professionisti che la Asl ha messo in campo, al fine di prendere in carico e di soddisfare le richieste e i diritti già acquisiti.

In attesa della prossima apertura delle liste per le nuove prenotazioni, restano comunque garantite le attività ambulatoriali urgenti, con classi di priorità U e B, richieste dai medici prescrittori.

La rimodulazione dei servizi ambulatoriali, territoriali e ospedalieri, richiede anche l’adozione di nuove norme comportamentali che i cittadini sono invitati a rispettare, al fine di assicurare un accesso sicuro alle strutture.

Ecco, di seguito, le principali misure adottate presso la Asl di Viterbo:
• Le persone vengono accolte nelle sedi aziendali e indirizzate in percorsi dedicati di accesso e di deflusso, mantenendo le distanze di sicurezza. È vietato creare assembramenti nelle aree comuni.
• Ogni cittadino è sottoposto alla misurazione della temperatura corporea. In caso di manifestazione di uno stato febbrile al di sopra di 37 e mezzo, o di tosse, non sarà consentito l’accesso e l’utente dovrà rivolgersi al proprio medico di medicina generale o al pediatra per le indicazioni del caso.
• Sono necessari l’utilizzo della mascherina (nel caso se ne sia sprovvisti, questa viene fornita dall’operatore) e la sanificazione delle mani con il gel che viene messo a disposizione in tutte le strutture sanitarie della provincia.
• È fondamentale il rispetto dell’orario dell’appuntamento che non può essere anticipato né posticipato. Le persone che arrivano prima dell’orario saranno, quindi, invitate ad attendere fuori della struttura. Il rispetto di tali indicazioni consente, infatti, di evitare la permanenza concomitante di più persone nelle sedi di erogazione delle prestazioni e lo svolgimento delle operazioni di sanificazione degli ambienti, tra una visita e l’altra.
• L’accesso alle aree ambulatoriali è limitato ai soli interessati, a esclusione delle persone che necessitano di un accompagnatore (minori, persone con disabilità, persone in condizione di particolare fragilità).
• Nelle sale di attesa è necessario rispettare le indicazioni per l’occupazione dei posti a sedere, così da garantire il necessario distanziamento sociale.

“Da oggi (28 maggio)– commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti – anche la nostra azienda inizia una nuova fase di ripresa delle attività ordinarie, sempre mantenendo operativi i servizi che, in questi mesi, abbiamo attivato per la presa in carico dei pazienti affetti da COVID-19. Tutta l’azienda sta lavorando in queste settimane in un importante sforzo organizzativo di rimodellamento e creazione di nuove forme di accoglienza ai servizi. L’emergenza COVID ha visto la Asl, e tutti i suoi professionisti, impegnati in prima linea per il contenimento della diffusione del virus e per la cura delle persone malate. Ora abbiamo davanti a noi l’opportunità di rivedere i percorsi e i processi, migliorando, se possibile, la qualità dei nostri servizi. In questi mesi abbiamo percepito una grande vicinanza da parte di tutta la comunità che si è espressa anche attraverso forme tangibili di solidarietà e di sostegno concreto agli operatori sanitari impegnati nelle nostre strutture. Questa sinergia e questo fare squadra è necessario che non vengano meno, rinnovandosi in nuovi obiettivi condivisi. Per questo motivo, il nostro appello è quello di rispettare le indicazioni che stiamo fornendo. Solo in questo modo, potremmo proteggerci e accedere in sicurezza al servizio sanitario locale”.

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