Viterbo2020 presenta il progetto “Orgoglio Culturale”

Lunedì 26 marzo, il movimento civico Viterbo Venti Venti presenta il progetto “Orgoglio Culturale”, un nuovo modo di concepire l’amministrazione delle attività culturali attraverso un assessorato che mette al centro l’idea di “fare rete”.

Il ruolo dell’ assessorato, a nostro parere, non può essere unicamente quello di riempire un cartellone o di devolvere fondi, ma deve muoversi su due binari che corrano paralleli: l’amplificazione, il supporto e il pieno coinvolgimento della macchina comunale riguardo le attività culturali presenti sul territorio e la formazione, mediante le proprie attività, di un senso identitario di appartenenza a un progetto

condiviso, che è il progetto di “città” e di “comune” così come fu immaginato quando, nella nostra storia, i cittadini decisero di autogovernarsi. Perché questo sia veramente possibile, intendiamo spingere sull’acceleratore della sinergia: l’assessorato punterà sulla proposta e sull’accoglienza di progetti condivisi piuttosto che affidarsi al vecchio sistema di finanziamenti a pioggia che, a parere nostro, è il modo più spiccio per tener tutti contenti senza al contempo interessarsi davvero di quello che sono e di come operano le realtà culturali viterbesi.

Vorremmo inoltre che tutto il sistema cultura remasse verso un obiettivo ben preciso: restituire alla città un senso di comune appartenenza fondato sulla conoscenza delle proprie radici culturali e sociali.

In quest’ottica, l’assessorato indicherà ogni anno un tema saldamente agganciato alla nostra storia, invitando le associazioni a partecipare con iniziative che divulghino, raccontino, e facciano interagire i cittadini usando i mezzi specifici propri a ciascuna associazione.

Intendiamo inoltre vivificare i principali appuntamenti culturali della nostra città perché diventino anche un volano turistico ed economico per il nostro territorio, affiancando all’esistente una serie di iniziative parallele, concordate con le varie associazioni, che invoglino il “turista per caso” a soggiornare da noi e a scoprire i tesori che la nostra città riesce da anni a tenere piuttosto nascosti.

In conclusione: vorremmo che col nuovo sistema gestionale dell’assessorato ci si liberi del ruolo dell’assessore-impresario che organizza eventi e dal quale si va ad implorare un finanziamento per introdurre una nuova figura di assessore-timoniere che aiuti a rendere le realtà che operano in città le vere protagoniste della vita culturale viterbese, facendole compartecipare alla gestione del sistema cultura invece di subirlo.

Alfonso Antoniozzi
Movimento Civico Viterbo2020

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