Viterbo, la continua siccità mette a rischio i raccolti della filiera ortoftotticola

Assegnazione supplementare di gasolio agricolo per permettere alle aziende di fronteggiare i maggiori costi di irrigazione. La siccità che perdura ininterrotta dalla scorsa estate sta costringendo le imprese, vista la prolungata assenza di piogge, ad attingere dagli impianti irrigui l’acqua necessaria alla maturazione delle produzioni ortofrutticole autunnali-invernali. “Per salvare i raccolti, recuperare gli investimenti fatti per le semine e sperare in seppur minimi margini di reddito, i nostri agricoltori – dice il presidente Mauro Pacifici – continuano ad irrigare, con un sensibile aggravio di costi in bolletta energetica per l’approvvigionamento del gasolio che serve ad alimentare gli impianti. Le assegnazioni straordinarie di carburante devono essere autorizzate dalla Regione Lazio, previa segnalazione dei comuni capofila. “Vista la gravità della situazione segnalata dai nostri soci e verificata nei recenti sopralluoghi avuti dal nord al sud della Tuscia – aggiunge il direttore Alberto Frau – ci siamo subito attivati. Come da procedura, abbiamo sollecitato i sindaci di Viterbo, Acquapendente, Bagnoregio, Canino, Capranica, Civita Castellana, Ronciglione, Tarquinia e Tuscania a perorare, presso la direzione regionale agricoltura, la richiesta di ulteriori, straordinarie assegnazioni di gasolio per mettere le aziende agricole della filiera ortofrutticola, oggi le più esposte a rischio, nelle condizioni di poter fronteggiare gli effetti del protrarsi di una stagione climatica particolarmente avversa. A prescindere dalle difficoltà causate dal prolungamento di queste anomale condizioni climatiche è improrogabile – conclude Frau – un confronto, anche in sede di conferenza tecnico-scientifica, sulla necessità di rivedere, nell’ottica del loro efficientamento, le politiche di gestione delle risorse idriche”.

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