In visita alla Serpara il giardino delle sculture con Angela Wahr

Luciano Pasquini

Ci sono posti che meritano di essere visti, la “Serpara” è tra questi, si trova in una zona della Tuscia, “La Teverina” ricca di storia e natura, fuori dagli abituali circuiti turistici, un luogo conosciuto da chi apprezza l’arte a livello internazionale. Grazie ad Alessio e Ivana Pagliara dell’agenzia PromoTuscia, riesco ad ottenere il pass per una visita al giardino artistico, accostato al paese di Civitella D’agliano. Un breve tratto di strada bianca, conduce al giardino, ai lati alcune opere di Paul Wiedmer che da venti anni vive in questo luogo magico che ispira e conforma le sue sculture in compagnia di Jacqueline Dolder .
Il giardino delle sculture è situato in una conca naturale, gode di un particolare microclima che permette a piante autoctone e non di crescere con successo. Il “Rio Chiaro” torrente che attraversa il giardino, con i sui anfratti non fa che aumentare la bellezza del posto, relegandolo alla sua unicità Paul ci accoglie in tuta da lavoro, di corporatura robusta, capelli bianchi che gli cadono sulle spalle, uno sguardo attento. Purtroppo, è troppo impegnato, si è rotto un tubo che porta l’acqua alla casa, che situata al centro dell’anfiteatro, gode di una posizione stupenda. Solo il tempo di offrici un caffè, presso la casetta che funge da magazzino, scambiare due chiacchiere, e corre a riparare il tubo. Scorgo vicino al lampione, il numero civico con il numero 3 rovesciato forse perché il primo proprietario ne ignorava l’esatta posizione.. La voglia di iniziare questo percorso, anzi questo “viaggio” attraverso la natura con i suoi colori autunnali e l’arte mi rende impaziente. Le opere oltre a quelle di Paul Wiedmer appartengono a trenta artisti provenienti da tutto il mondo, che con le loro donazioni hanno arricchito nel tempo il giardino con nuove sculture. Camminare nel silenzio del giardino, rotto soltanto dai passi e dal gorgogliare della corrente che proviene del ruscello, ti fa percepire tutto intorno un energia positiva. L’arte ha la forza di increspare la curva tempo spazio di alterare la nostra percezione, di collocarci in un’altra dimensione, così ricca di stimoli visivi ed emozionali. Terminato il percorso, anzi il viaggio, serve di una adeguata “compensazione” come i sub quando scendono nel profondo azzurro. Ad attendermi Angela Wahr, mi descrive la vita del giardino, gli abituali incontri di artisti che si svolgono qui nel periodo della pentecoste. Visitiamo il laboratorio dove lei progetta e costruisce i suoi gioielli, molto particolari perché utilizza materiale riciclato, ai quali viene data nuova vita in modo originale a collane ed orecchini. Mi anticipa l’evento della presentazione del nuovo libro La Separa che si terrà prossimamente a Viterbo. Con questo libro s’intende rinnovare il legame tra arte e natura, l libro edito da Viaindustriea con dialoghi di Marco Trulli su arte e natura e con le stupende foto di Francesco Galli, sicuramente saprà catturare l’attenzione di un pubblico esperto e numeroso.

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