In visita al Festival della letteratura di viaggio

Luciano Pasquini

Narrare il viaggio attraverso parole e immagini. In sintesi, è raccolto in questa definizione il significato della decima edizione del Festival della Letteratura di Viaggio, in corso a Roma sino a domenica 24 settembre. Nel programma tanti ospiti: Tahar Ben Jelloun, Melania G. Mazzucco, Edoardo Albinati, Matteo Nucci, Paolo Rumiz. Tanti incontri, mostre, laboratori, visite guidate. L’avvenuta consegna del Premio Navicella d’Oro allo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun. L’inaugurazione della mostra “African Mothers – Mostra fotografica di Mimmo Frassineti” nella sede centrale delle Biblioteche di Roma. La giornata di venerdì 22 settembre ha visto una numerosa partecipazione al laboratorio di scrittura e fotografia in viaggio, a cura di Antonio Politano fotografo e giornalista di Repubblica che collabora con le più importanti riviste del settore tra le quali: National Geographic Society.

Tema del seminario è stato per l’appunto narrare il viaggio attraverso parole e immagini. La lezione introduttiva si è concentrata sulle possibili regole e non regole per fotografare e scrivere in viaggio e con la presentazione dei lavori da parte dei partecipanti. La giornata è proseguita con l’inaugurazione della mostra fotografica di Yann Arthus-Bertrand famoso fotografo, giornalista e ambientalista francese sulla Catalogna, regione della Spagna fotografata dall’alto dove Yann Arthus-Bertrand è maestro indiscusso. Interessante la concomitante mostra tenuta nei locali della biblioteca dell’Istituto Geografico Italiano dal titolo “il giro del mondo in 80 immagini” di autori vari. A concludere, un lavoro fotografico di Timon Koch sulle condizioni di vita e di tutela legale dei minori stranieri in maggioranza Siriani in Libano e Grecia in collaborazione con Intersos.

Domenica 24 settembre 2017 (ore 11-13) il Laboratorio teatrale di viaggio curato da Giorgio Carosi, attore e regista, ispirato al racconto di Stefan Zweig su Ferdinando Magellano, protagonista della prima circumnavigazione del globo – dalla Spagna alle Molucche e ritorno – navigando verso ovest.

«Viaggiare non serve molto a capire, ma serve per riattivare per un momento l’uso degli occhi, la lettura visiva del mondo», scriveva Italo Calvino.

Questo vuol trasmettere il Festival della letteratura di viaggio e l’affluenza della edizione attuale non smentisce il concetto.

festivaletteraturadiviaggio.it/programma/#roma

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