Toto’s: l’arte della birra una lunga tradizione di famiglia

Cristiano Politini

Il kilt li caratterizza da quasi trent’anni, come la passione per le birre e per la cultura dei paesi del nord Europa, primo su tutti la Scozia. Stiamo parlando del Toto’s, storico pub di Viterbo. La sua storia inizia sul finire degli anni ‘80 grazie a Giuseppe Posati, in arte Peppe, che ha dato il via a un locale oggi punto di riferimento della Tuscia. Nonostante l’originale caratterizzazione anglosassone, ancora presente anche all’interno dell’arredamento del locale, il Toto’s si muove in un’innovazione continua e ha portato a Viterbo sapori e birre particolari e artigianali provenienti da Germania, Belgio e persino dagli Stati Uniti. Oggi è il figlio di Peppe, Antonio, a guidare l’attività di famiglia ed è lui a raccontarci la storia e la passione per un lavoro nel quale ogni giorno la famiglia Posati cerca di portare novità, pur mantenendo, oltre all’immancabile kilt, anche la passione per l’arte del tradizionale pub.

Antonio, può raccontarci com’è iniziata la storia del Toto’s?
Il Toto’s nasce nel 1989 da mio padre Peppe che veniva da una lunga storia professionale nel campo della ristorazione. Ha deciso di aprire un pub a Viterbo, cosa insolita per quegli anni. Ha avuto sempre grande fascino per quello che era il mondo anglosassone e trent’anni fa il Toto’s fu veramente una bella scommessa. Infatti, il nostro è stato il primo pub a Viterbo. Inizialmente era situato all’interno di Porta Romana, precisamente in via Garibaldi, ma era totalmente diverso da come è oggi, poiché nei primi anni novanta a Viterbo non c’era una concezione di pub come la intendiamo noi oggi. Era la classica paninoteca, con pochi posti a sedere e che serviva birre al tempo ricercatissime e praticamente impossibili da trovare in città. Nel 1995 l’attività si è trasferita in Via Genova e il Toto’s da quel momento non ha più smesso di crescere.

Come è cambiato lo stile del pub?
Inizialmente lo stile era prettamente da dopocena, anche perché non c’era ancora la cultura del pub che offriva anche il servizio di ristorazione. Venivano serviti piatti semplici e molto veloci, proprio per accompagnare la birra, come patatine e hamburger. Oggi è cambiato tutto e ricerchiamo sempre nuove proposte da offrire ai nostri i clienti.

Qual è stato l’elemento caratterizzante del Toto’s negli anni?
Credo fortemente che mio padre sia stato bravo nel ricercare il miglioramento continuo. Ha sempre voluto innovare, sperimentare e inserire pian piano le novità. Questa è un po’ la filosofia che ci muove tutt’oggi. Negli anni novanta mio padre organizzava serate tematiche e proposte settimanali con particolari piatti nel menù. È arrivato persino a produrre un giornalino interno al pub. Ogni anno cerchiamo di portare delle novità che ci caratterizzino sempre di più: da qualche tempo, ad esempio, abbiamo messo in piedi un nostro food delivery. Si può prenotare in modo semplice tramite messaggio, senza dover scaricare nessuna app.

La storia del Toto’s continua grazie al figlio Antonio…
Ho seguito le orme di mio padre, sono cresciuto qui e ho avuto il piacere di vivere veramente lo spirito del Toto’s. La generazione ora è cambiata, infatti, mio padre ha lasciato a me le redini dell’attività e sono davvero fiero di aver ereditato quanto da lui costruito. Sono ormai dieci anni che lavoro e sono due anni che curo la gestione a tutto tondo. Inoltre, posso affermare che i nostri risultati sono frutto di tutti i ragazzi che lavorano con noi: sono circa quindici persone e questo per me è motivo di grande orgoglio.

Da prettamente anglosassone, ora il Toto’s si è allargato alla cultura del cibo e delle birre di altri paesi. Perché questa scelta?
Su questo c’è molto studio. Infatti, spesso mi reco all’estero per testare prodotti, birre, carni e tecniche culinarie da importare al Toto’s. Stiamo lavorando alle proposte per il prossimo anno, non ci fermiamo mai. Quest’anno abbiamo affrontato uno step ulteriore, grazie alla collaborazione con una ditta di carni di hamburger di grande qualità. Siamo arrivati a un livello di selezione di carne molto ricercato e difficile da raggiungere.

Un pezzo forte del Toto’s: la selezione delle birre…
Quest’anno abbiamo cambiato nuovamente tutte le birre, una scelta che fa sì che i nostri clienti possano assaggiare sapori provenienti da più birrifici, tutti altamente di qualità.
Cerchiamo di inquadrare ogni scenario geografico di ogni nazione: dal Belgio alla Germania, dalla Scozia agli Stati Uniti. Ogni giovedì abbiamo una proposta di birra diversa offrendo un itinerario birraio accompagnato da piatti abbinati, un vero e proprio percorso di birre e food. Tutto questo per me è una grande passione e sono fortunato a svolgere un lavoro che amo e per il quale la mia famiglia si è sacrificata molto, con i migliori risultati che si potessero ottenere.

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