Terremoto: Viterbo scuole chiuse e nuove verifiche dei tecnici

Il sindaco Leonardo Michelini ha firmato l’ordinanzadi chiusura n. 11 DEL 18/01/2017 che interessa le scuole di Viterbo di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle superiori, pubbliche e private, a partire già dal pomeriggio di mercoledì 18 gennaio e per tutta la giornata di giovedì 19, fino alla mezzanotte.
“Si tratta di una decisione – spiega il sindaco Leonardo Michelini – che interessa istituti pubblici e privati, per verificare se ci siano stati problemi dovuti all’evento sismico di oggi”.)La chiusura si rende necessaria in via precauzionale, al fine di effettuare le opportune verifiche nei plessi scolastici. Per quanto riguarda i controlli, le scuole private e gli asili nido convenzionati dovranno provvedere per proprio conto. I controlli nei plessi scolastici comunali sono già in corso.
L’ordinanza di chiusura delle scuole è stata inoltrata all’Ufficio scolastico provinciale.
Intanto i tecnici sono nuovamente al lavoro nelle scuole e negli asili comunali per nuove verifiche, a seguito delle recenti scosse registrate. Lo comunicano da Palazzo dei Priori il sindaco Leonardo Michelini e l’assessore ai lavori pubblici Alvaro Ricci. “Abbiamo allertato tutti i tecnici che lo scorso novembre, dopo il sisma del 30 ottobre, hanno effettuato i sopralluoghi nei plessi scolastici comunali – ha spiegato il sindaco Michelini -. I controlli avranno inizio mercoledì pomeriggio. Saranno effettuate nuove verifiche al fine di constatare lo stato dei luoghi, in rapporto alle risultanze dei precedenti sopralluoghi”. “Allo stato attuale non sono stati segnalati danni agli edifici – ha aggiunto l’assessore Ricci – vogliamo comunque verificare nuovamente lo stato degli stessi. I controlli si concluderanno nella giornata di giovedì”.
Nel mentre, il sindaco Michelini ha convocato tutti i dirigenti scolastici e i responsabili per la sicurezza per attivare un percorso di coordinamento in merito a misure di emergenza e sicurezza. L’incontro si terrà giovedì 19 gennaio a Palazzo dei Priori.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI