Tamìa, l’olio vetrallese che ha conquistato l’America

L'azienda Tamia

Si chiama Tamia gold e, in etrusco, significa casalingo. L’olio biologico e dop Tuscia prodotto a Vetralla super premiato in questo 2014. Riconosciuto il migliore al mondo nella categoria “Biologico delicato”, l’olio Tamìa di Vetralla, dopo il prestigioso “Best in class” ottenuto a New York, ha  ricevuto riconoscimenti al “Los Angeles Olive Oil Competition, una gold medal con il Tamìa Green e una silver medal con il Tamìa Gold.

Lo scorso aprile risultato il migliore nell’assaggio nella categoria “Organic blend delicate, tra i  sette italiani. “Aromi di frutta verde, mela, con note erbacee e di mandorle- si legge nella valutazione di giudici -. Nel sapore spicca abbondante il fruttato, profumo d’erba, amaro, mediamente pungente e si distinguono chiaramente note di banana; al gusto spicca la grande armonia, marcata complessità e prolungata persistenza.

L’extravergine dop Tuscia è stato scelto da una serie di esperti provenienti da tutto il mondo tra le le oltre 700 varietà in gara. Ma quello americano è l’ultimo di una serie di riconoscimenti ricevuti negli anni. L’Azienda Agricola, fondata nel 1928 dai fratelli Sergio e Sante Delle Monache,dedita alla coltura di  di ortaggi e principalmente all’olivicoltura, ma con lungimiranza  prestava  un’attenzione nella ricerca di nuove tecniche di coltivazione, potatura e concimazione, per le quali si avvaleva della collaborazione di diversi esperti ed istituti di ricerca.

Nel 1948, Luigi Sommaini (Istituto di Chimica Agraria di Roma), agronomo tra i più noti, venne incaricato dal ministero dell’Agricoltura di eseguire una sperimentazione sui metodi di impianto e concimazione da lui ideati, atti ad aumentare la quantità della produzione e la qualità dell’olio extra vergine, scelse come sede gli oliveti dei f.lli Delle Monache , l’azienda già si distingueva per le tecniche d’avanguardia utilizzate, per i premi nazionali vinti nel campo olivicolo nel 1931 e 1937 e per essere da anni sede della scuola di potatura dell’ulivo,conosciuti ancor oggi com”. Il buon inizio traccia le basi di un eccellente futuro.

Sergio Delle Monache da solo si concentrò  verso il  reparto olivicolo; in questo senso proseguirono ricerca e sperimentazione per il miglioramento qualitativo dell’olio prodotto.Il figlio Francesco, condivise con il padre l’amore per la terra e per gli ulivi, ormai geologo affermato decise di portare avanti la produzione dell’olio extra vergine d’oliva,. Nel 1985 partecipò attivamente ad un’importante ricerca e lunga ricerca di ENEA  con Università della Tuscia, Cooperativa Energia e Provincia di Viterbo, sull’olivicoltura nel territorio della Tuscia, i risultati vennero presentati in un convegno presso la stessa Università e resi noti dall’Enea con la pubblicazione Aspetti Tecnici ed Economici dell’Olivicoltura Viterbese.

Vennero comparati più di 40 parametri analitici e sensoriali di oltre 100 campioni e i risultati avvalorano che l’olio di Vetralla, se prodotto con particolare cura e attenzione descritte nel processo produttivo, è  tra i migliori in assoluto.Sul finire degli anni novanta  è stato tra i primi, sia ad intraprendere il processo di conversione ad azienda biologica, che a conseguire la qualifica di assaggiatore d’olio O.N.A.O.O. (2002).Nel 2012 la grande svolta  l’Azienda Agricola “Sergio Delle Monache” con tutto il suo patrimonio, fatto di storia, passione, tradizioni, cultura, sperimentazioni, svolte biologiche e prodotti d’eccellenza  fa nascere la sua creatura:l’olio extra vergine di oliva Tamìa, prodotto autentico, artigianale e salutare  ricchissimo di polifenoli, la sua impronta unica. .Quello americano è l’ultimo di una serie di riconoscimenti ricevuti negli anni, la presa di coscienza dei risultati in un lavoro lungo e coerente in  cui perseguire la qualità è stato primordiale in tutte le sue fasi. Il mercato internazionale  la sfida dell’oggi.www.oliotamia.it

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