Il Tajikistan nella Tuscia per sondare le produzioni locali

La scorsa settimana una delegazione del TIBC (TAJIK ITALIAN BUSINESS COUNCIL – Tajikistan) ha fatto visita alla Società Agricola Il Marrugio a Viterbo, per conoscere le produzioni agricole e gli allevamenti (l’azienda alleva, oltre la prestigiosa cinta senese, anche l’unico allevamento nazionale di PorcoCignale) di questa azienda, certificata bio, che si sviluppa nei Comuni di Vetralla, Viterbo e Montefiascone e nel Comune di San Venanzo (TR). Il Tajikistan è una Repubblica di tipo Presidenziale con una popolazione molto giovane di circa 6.850.000 che, per il 95%, è musulmana. I Tagiki parlano una variante del persiano, nota come “tagiko”, che in campo amministrativo e commerciale è integrato dal russo. E’ un ponte naturale tra Afghanistan e il mondo occidentale e conta un flusso turistico far gli 8 e 10 milioni di visitatori all’anno poiché nella sua parte centro-orientale si trova la suggestiva regione del Pamir, anche detta “Tetto del mondo.Come evidenzia l’ultimo rapporto dell’Ambasciata d’Italia sui Mercati Esteri, “il Tagikistan ha un potenziale interessante: se ne sono accorte in primis Cina e India che hanno recentemente aumentato la reciproca collaborazione economica e politica, grazie al miglioramento non solo del quadro macroeconomico, ma anche della situazione interna per quanto concerne la sicurezza. Dal punto di vista delle relazioni bilaterali, anche se la ridotta economia del Paese tende a mantenere l’interscambio su livelli modesti e nonostante un clima degli affari che non invoglia gli investitori stranieri, l’Italia gode in Tagikistan di un capitale di stima e di simpatia che potrebbe sviluppare le nostre relazioni economico-commerciali in maniera più proficua per le imprese nazionali”. Questi scenari spiegano la visita della suddetta delegazione (nelle persone del Presidente Farhodjon Khayrulloev e del direttore esecutivo Saidzoda Shukhrat) accompagnati dal presidente della Camera di Commercio Italo-Kazaka (che gestisce anche rapporti commerciali tra l’Italia e il Tajikistan), dott. Giulio Amatucci, e dal dott. Luciano Innocentini responsabile per l’Umbria e il Lazio di questo progetto finalizzato ad istaurare rapporti commerciali nel settore agroalimentare tra l’Italia e il Tajikistan. “Il Marrugio è stato individuato come azienda modello per avviare questi scambi nei settori del food & beverage visto l’imminente completamento di un centro commerciale a Dušanbe che dedicherà ampi spazi ad eccellenze eno-gastronomiche Made in Italy”, spiega l’enologo Mourad Ouada che, insieme ad Alessandra Cerquetelli, ha coordinato l’accoglienza dei rappresentanti tajiki. “Essere stati individuati dal TIBC come apripista per dare l’avvio anche nel Lazio a questi interscambi, ci lusinga. – aggiunge l’Ing. Luigi De Simone, Presidente de Il Marrugio arl – Gli ospiti hanno riconosciuto con entusiasmo l’alto livello dei nostri prodotti chiedendoci sia di organizzarci per fornirgli vini, olio extra vergine di oliva, nocciole, salumi e formaggi, sia di raggiungerli il prossimo mese in Tajikistan per valutare la rete distributiva e definire gli accordi di collaborazione imprenditoriale/commerciale”.

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