Step Up: il passaggio della linea d’ombra da gioventù a età adulta

sce oggi, venerdì 8 agosto, negli USA e sarà nelle sale italiane il prossimo 20 agosto. Noi però l’abbiamo visto in anteprima al Giffoni Film Festival ‘al fianco’ dell’attore protagonista Ryan Guzman, in Italia con la fidanzata Melanie Iglesias e accompagnato dalla ‘star’ italiana del film, Lorella Boccia (fattasi notare al Festival per il suo discreto abito rosa). Con loro anche Guè Pequeno, voce del ‘cattivo’ Jaspers nella versione italiana. Ma, lo diciamo subito, non abbiamo potuto apprezzare il doppiaggio del membro dei Club Dogo avendo visto la versione originale sottotitolata in italiano.

Poco male, in fondo, perché abbiamo invece avuto modo di apprezzare le interpretazioni dei protagonisti. E per quel che riguarda il bel Ryan è bene che continui a ballare…

Il film si conferma un perfetto prodotto per teenager neanche troppo smaliziati: il mondo di Step Up All In è semplicemente tagliato in ‘buoni’ e ‘cattivi’, in amici e rivali, in amore/odio, secondo la più classica dicotomia che attraversa gli anni difficili, ed emozionanti, dell’adolescenza. L’aspetto ‘innovativo’, se di questo si può parlare, è la presenza nella storia degli aspetti più pratici della vita adulta: il lavoro da trovare/conservare, la famiglia da portare avanti, la ricerca di un futuro stabile. I ragazzi di Step Up attraversano la linea d’ombra tra gioventù ed età adulta, la presentano al loro pubblico, ci camminano sopra come degli equilibristi, la valicano da un lato e dall’altro nella sempre difficile ricerca di un compromesso tra il ‘dover essere’ e il ‘voler fare’, tra gli obblighi della maturità e la Sindrome di Peter Pan.

Tutto il percorso delle scelte personali è quindi giocata su questo ‘conflitto’ interno tra la necessità di cercare una dimensione stabile nella vita (che sembra voler strizzare l’occhio anche alla non semplice situazione economica ed occupazionale che da qualche anno riguarda USA e buona parte del resto del mondo, in breve il mercato cui guarda la pellicola) e il bisogno di non lasciar scappare il sogno di diventare un ballerino professionista, di poter vivere facendo quel che davvero appassiona, sempre e comunque.

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