“Quelli che stanno nelle tenebre”, esordio narrativo di Pierluigi Vito all’Etruria

Terzo appuntamento per “Libreria Etruria incontra gli autori”.
Venerdì 9 dicembre alle ore 18 è programmato un tuffo nel lontano 1956 con il romanzo “Quelli che stanno nelle tenebre”, esordio narrativo del giornalista Pierluigi Vito.
“Ora vi racconterò una storia. Una storia vecchia, di quelle che potevano capitare in un paese da poco uscito da una guerra. Una storia strana, tanto che nella sua completezza non la conoscono nemmeno tutti quelli che vi hanno preso parte e che riusciranno finalmente a comprenderla leggendo le pagine che seguono.”
Con l’autore(giornalista culturale di Tv2000 e autore dei docu-film “Miserias Experiri” e “Un avvenire di libertà”), converserà alla Libreria Etruria (via Matteotti 67 a Viterbo) lo scrittore Franco Limardi.

Sinossi: Una vicenda che, dall’apparente tranquillità di un borgo come tanti sperduto sull’Appennino tra Parma e La Spezia, si dipana lungo piste che gettano una comunità nelle divisioni e nel sospetto; tra cattolici e comunisti, indubbiamente (come ben conoscono gli amanti di Guareschi), ma più ancora all’interno delle stesse fazioni, sconvolte dal vento della grande Storia: il “nevone”, il naufragio dell’Andrea Doria, la tragedia di Marcinelle, la rivolta d’Ungheria… grandi eventi che si intrecciano con l’esistenza degli abitanti di un paese scosso infine dall’omicidio di un forestiero. Filo da torcere per il maresciallo Falcioni, carabiniere viterbese giunto in una tanto remota contrada con appresso il fardello di un passato che l’ha ferito profondamente nell’animo. Accanto a lui, uno strano parroco, poco amato tanto dai democristiani quanto dai comunisti, che cerca di prendersi cura di tutti nel nome di un Gesù povero e disarmato.
A far da contrappunto alla narrazione il latino delle citazioni bibliche, i componimenti in terzine dantesche di uno strambo maestro e il francese delle canzoni di Edith Piaf, legame inscindibile per il maresciallo con una vita che non c’è più.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI