A scoprire il cammino di Natale: riti antichi e moderni

Una escursione speciale che Antico Presente realizza in collaborazione con l’associazione 33Trek e il collega Marco Zicconi. Sarà un trekking attraverso ben 3 monumentali necropoli rupestri e un viaggio antropologico tra antichi luoghi e riti del territorio di Blera.

Blera non è un posto come un altro, almeno per quanto riguarda la ricchezza di memorie storiche e, se sono tanti i motivi per invitarvi a conoscerla, la somma di questi stimoli può essere condensata in un unico appello emozionale: venite a immergervi nel sottosuolo e nel cuore delle forre.

Immersione da intendere nel senso letterale e fisico ma anche, metaforico che interessa le profondità della mente umana. Non soltanto il sottosuolo delle antiche vie cave, dei severi ipogei etruschi, dei lunghi cunicoli e delle allegre cantine, ma anche quello della nostra memoria individuale e collettiva, del nostro pensiero storico e della storia, scritta o sepolta che sia.

“Immersioni” possibili nella discesa della Valle del Rio Canale, tra la città dei vivi e la città dei morti, quasi una calata agli inferi che obbliga all’attraversamento dell’impianto di depurazione (un purgatorio?) ma che tuttavia conduce a una delle aree archeologiche meno conosciute ma di grande interesse e bellezza.
In questo breve percorso si riesce comunque a comprendere il concetto “urbanistico” che ha regolato la formazione della città dei defunti etrusca: monumentali sepolcri cubici – le famose tombe “a dado” – occupano il naturale piano inclinato della rupe tufacea disponendosi su ordini paralleli sovrapposti, collegati da gradinate e ornate di preziose modanature.

Nelle immediate vicinanze si trovano due tombe con camere intonacate e dipinte, simili per struttura e decorazione ai sepolcri tarquiniesi del IV sec. a. C. ed eccezionalmente aperte e visitabili per l’occasione.
All’interno di una di esse due iscrizioni etrusche, malamente leggibili, ci fanno conoscere i nomi dei defunti e destano in noi quei sentimenti contrastanti di rispetto, paura e curiosità che il buio del sepolcro asseconda e che la luce del sole dissolve.

Si prosegue attraverso un azienda agricola per riprendere un antico sentiero che porta al complesso monumentale di Grotta Porcina, il cui nome deriva dalla trasformazione delle tombe etrusche in ricoveri per suini. La località fu sede di un insediamento etrusco fiorito nel VI secolo a.C. sulla strada che poi diventerà la via Clodia.

Il monumento principale della necropoli è un grande tumulo detto “La Grande Ruota” di forma circolare realizzato tagliando un alto sperone tufaceo. L’assoluta unicità invece è un imponente altare rupestre di forma cilindrica, con decorazioni a bassorilievo raffiguranti animali, ed ai lati delle gradinate, sulle quali, probabilmente, prendevano posto gli spettatori. Viene da alcuni considerato “Il più antico teatro noto d’Italia” seppure legato al culto funerario.

Il ritorno al borgo attraversando la necropoli rupestre di Pian del Vescovo, ritenuta un alveare di tombe realizzate su di una intera collina ed a seguire lungo l’antica via Clodia, una grande tagliata etrusca, un colombario e delle grotte recentemente recuperate in un inusuale utilizzo.

Prevista una degustazione offerta dalla cooperativa agricola Colli Etruschi e dalla tenuta Il melograno, preparata in una terrazza panoramica coperta sulla forra, per scambiare gli auguri e magari fare degli acquisti natalizi di eccellenze locali.

Appuntamento
Domenica 17 dicembre 2017 ore 9.30 in Piazza Papa Giovanni XIII Blera, davanti al ristorante La Torretta. Durata escursione 5 ore per un totale di 10 km circa

Condizioni
Minimo 15 partecipanti. Prenotazione obbligatoria. Abbigliamento sportivo e scarpe da trekking, portarvi uno spuntino. Alla fine ci sarà una degustazione presso il Frantoio della Cooperativa Colli Etruschi a Blera (VT).

Informazioni e prenotazioni
Sabrina 339 5718135 – info@anticopresente.it – www.anticopresente.it

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