Ronciglione: S. Antonio Abate dà inizio al carnevale

Da tempi immemorabili, nei festeggiamenti del carnevale confluiscono antichi riti agrari di purificazione e propiziazione – probabile continuazione dei Saturnali romani – all’inizio di ogni ciclo annuale o stagionale; questi riti di origine pagana si sono poi trasformati acquisendo una valenza religiosa particolarmente sentita nelle campagne. Ed ecco, quindi che con la festività di S. Antonio e la benedizione degli animali, a Ronciglione iniziano le feste del carnevale in una consolidata  mescolanza di sacro e profano.

Domenica 22 gennaio , in piazza, un’intera popolazione ha testimoniato come, da secoli, un momento di condivisione  e preghiera rappresentato dalla benedizione dei propri animali, sia sempre stato importante nella società contadina di ieri come nella vita di oggi; un riconoscimento al valore inestimabile di ogni  animale che rimane un compagno fedele dell’uomo nel lavoro, nella compagnia delle persone anziane , o addirittura prezioso supporto nella terapia di un bambino con sindrome Down.

Il sindaco Alessandro Giovagnoli ha ricordato come Ronciglione ami gli animali e che la città  parteciperà a future attività con il Ministero della Salute per promuovere il loro benessere.

Il presidente Giuseppe Ginnasi ha ringraziato e salutato tutti i presenti che hanno ricevuto, in piazza, la tradizionale benedizione dal parroco .

Meravigliava vedere come questa festa, questa passione sincera per gli animali, si tramandi di padre in figlio, e così oggi in piazza c’erano giovani ussari che parteciperanno alle carriere dello storico drappello a carnevale; giovani amazzoni e bambini con i cavalli  o con in braccio un cane, tutto a testimoniare le radici della nostra gente della campagna romana un territorio con proprie razze caratteristiche. Non va dimenticato, peraltro, come un ronciglionese si adoperasse per il riconoscimento del cavallo maremmano a livello nazionale e sia stato il primo  presidente della relativa associazione, né va dimenticato l’immenso aiuto e valore dei cani pastore, compagni oggi come allora di una popolazione operosa che ama e vive la natura.

Una benedizione agli animali, dunque, ai loro padroni, alla vita della campagna per propiziare futuri raccolti, senza dimenticare, però,  di lasciare spazio a quegli aspetti giocosi della vita che esploderanno nei festeggiamenti del prossimo carnevale.

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