Romain Gary nell’omaggio di Sandra Petrignani agli Speciali

Ospite agli Speciali, presso la Sala  Conferenze della Biblioteca Consorziale di Viterbo nell’appuntamento di Giovedì 12 Febbraio, la scrittrice Sandra Petrignani nell’omaggio a uno degli autori che lei stessa ama di più Romain Gary, con la partecipazione di Francesca Gatto nella lettura di alcuni brani tratti dai libri dello scrittore.

Romain Gary, non noto in Italia come meriterebbe, ha avuto in vita un enorme successo “perché è stato non uno ma due scrittori”, un ricco ed eccessivo narratore. La Petrignani ammette di averlo scoperto tardi definendolo un autore “muscolare” che sempre ha respinto fino a quando nello scorrere dei suoi romanzi ha trovato, oltre all’uomo d’onore, la controparte di estrema dolcezza e di profonda malinconia che lo caratterizzano. Non appartenente a nessun partito, a nessuna razza, lontano dalla vita mondana nonostante la carriera diplomatica e il matrimonio con Jean Seberg, il volto di Giovanna D’Arco, attrice di grande charme e popolarità.

Romain Gary, nome d’arte di Romain Kacev, nacque nel 1914 in Lituania, figlio di un’attrice ebrea russa che lo amava in un modo “superiore” a qualsiasi tradizione riguardo l’amore materno, investendolo di aspettative incredibili che lui poi ha puntualmente realizzato nella sua carriera diplomatica e di grande scrittore. A trent’anni, infatti Gary è un eroe di guerra (gli viene conferita la Legion d’honneur), scrive un romanzo, Educazione europea (Neri Pozza 2006), che Sartre giudica il miglior testo sulla resistenza, gli si aprono le porte della diplomazia. Nel 1956, vince il Goncourt con Les racines du ciel. Nel 1960 pubblica uno dei suoi capolavori La promessa dell’alba (Neri Pozza 2006). Nel ’62 sposa Jean Seberg, l’attrice americana di Bonjour tristesse, bellissima e profondamente fragile, che rappresenterà il grande e travagliato amore della sua vita,  la quale morirà suicida.

Nel 1975 pubblica, con lo pseudonimo di Emile Ajar (identificato all’inizio come Paul Pavlovitch, nipote reale di Romain Gary), La vita davanti a sé (Neri Pozza 2005) che, nello stesso anno, vince il secondo Prix Goncourt. Il pomeriggio del 3 dicembre 1980, Gary si uccide, nella sua casa di place Vendôme a Parigi con un colpo di pistola alla testa.

Romain Gary

Biblioteca Neri Pozza

UNA PAGINA DI STORIA E ALTRI RACCONTI

BIGLIETTO SCADUTO

CANE BIANCO

DELLE DONNE, DEGLI EBREI E DI ME STESSO

EDUCAZIONE EUROPEA

LA PROMESSA DELL’ALBA

LA VITA DAVANTI A SE’

LE RADICI DEL CIELO

MIO CARO PITONE

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