Ritorno a Castro: passeggiata racconto nella Cartagine di Maremma

Progetto “Ager”. I 13 musei del SIMULABO (Sistema museale del lago di Bolsena) si raccontano. Ostetrica d’eccezione: Banda del racconto.
Dopo gli ultimi successi di Farnese, Montefiascone e Bolsena (Acquario), il nono appuntamento di Ager è a Castro per una passeggiata/racconto en plain air sul sito e fra i resti dell’antica città distrutta. Protagonista l’archeologa Anna Laura, direttrice del museo civico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro, istituito nel 1958 e fra i più longevi dell’intera provincia. Di tappa in tappa Antonello Ricci di Banda del racconto, ischiano per parte di madre, rievocherà aneddoti e racconti indissolubilmente legati ai ricordi della sua infanzia maremmana e all’immaginario castrense.

Appuntamento domenica 19 novembre alle 10.00 sulla piazzetta antistante il Santuario del Crocifisso, all’ingresso al sentiero che conduce al sito.

Partecipazione gratuita

L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Ischia di Castro, sul cui territorio i resti della città di Castro insistono.

Così il Sindaco, Salvatore Serra: «Sono lieto di poter accogliere nel nostro Comune, particolarmente nella Città di Castro, la passeggiata/racconto del 19 novembre, organizzata dall’associazione culturale Banda del Racconto presieduta dall’amico Antonello Ricci. Anche questa, spero, sarà un’occasione per far conoscere e promuovere le nostre realtà archeologiche e storiche, che trovano nella distrutta Città di Castro uno degli esempi più importanti. Grazie alla banda del racconto, per come valorizzate e apprezzate i nostri paesaggi in quello che rappresentano. Con affetto».

Serra porgerà i saluti iniziali al pubblico intervenuto, insieme con l’assessore alla cultura, Sabrina Quintili.

Il museo civico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro, entro la cui “giurisdizione” territoriale e scientifica ricade il sito della città di Castro – capitale dell’omonimo ducato, rasa al suolo nel 1649 su ordine di Innocenzo X – offre un itinerario espositivo che abbraccia un arco di tempo estremamente ampio, rappresentando quasi un unicum nel suo genere. Ogni periodo storico, dal paleolitico al neolitico, dall’etrusco al romano e poi al longobardo, quindi alto e basso medioevo, senza dimenticare gli affreschi provenienti dall’eremo di Poggio Ponte, il Rinascimento e i reperti coevi provenienti dalla città di Castro, trova rappresentazione all’interno del museo. Così la direttrice, Anna Laura, l’archeologa che da anni – e con gran merito – dirige la struttura: «È un itinerario completo. Ti fa vedere tutta la storia di un territorio. Una continuità d’insieme. Si va dal 1.300 avanti Cristo fino al 1649. Il patrimonio di reperti che il museo custodisce e valorizza può dire la sua nell’ambito delle scoperte più importanti sulla civiltà etrusca: basti pensare che la collezione di statue che possiede non trova pari neanche tra quelle del museo Etrusco di Villa Giulia a Roma».

Dalla raccolta delle passeggiate, verrà pubblicato un libro per i tipi di Davide Ghaleb Editore: una guida davvero sui generis, un virtuoso biglietto da visita per il SIMULABO e il suo territorio. Un volume destinato alla curiosità dei turisti ma anche di noi “indigeni” alto laziali.
Ager è un progetto finanziato dalla Regione Lazio con L.R. 23 ottobre 2009, n. 26 – Disciplina delle iniziative regionali di promozione della conoscenza del patrimonio e delle attività culturali del Lazio (e successive modifiche).

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