Presidente Mauro Mazzola battesimo in Provincia

«Non mi farò coinvolgere in nessuna crisi politica locale. La Provincia è una cosa, i Comuni un’altra. Siamo amministratori e non liquidatori». Lo ha dichiarato il presidente della provincia di Viterbo Mauro Mazzola alla prima riunione del consiglio provinciale. Il presidente Mazzola ha espresso parole di ringraziamento per chi lo ha sostenuto e ha delineato la propria azione politica. «Ringrazio i sindaci, i consiglieri comunali e tutti quelli che mi hanno dato fiducia e consenso incoraggiandomi ad accettare questa vera e propria sfida, per la delicata fase di trasformazione istituzionale che stiamo attraversando. Ringrazio anche quanti hanno creduto in me già in fase di candidatura, con la scelta unanime del Partito Democratico, e quanti hanno sviluppato e sostenuto questo progetto che vuole portare un modo nuovo di amministrare. Da parte mia intendo assicurare la disponibilità a collaborare con le forze politiche, economiche e sociali del territorio. Il Presidente non può fare tutto da solo, sebbene io abbia le mie idee, le mie opinioni, insomma il mio carattere. Sono una persona che non si nasconde mai, schietta e diretta e affronta con coraggio e determinazione le questioni». Tra le priorità, la stesura del bilancio e dello statuto, la sicurezza stradale e nelle scuole, l’occupazione e le deleghe della Provincia. «Sul bilancio è necessario trovare le risorse adeguate a fronte dei consistenti tagli statali per evitare il dissesto e poi tentare di sviluppare nuove opportunità. Va ridotta la spesa, perché, se contenerla è un dovere etico è altresì una necessità fondamentale per la tenuta del bilancio. Lo statuto dovrà essere frutto di condivisione e della più ampia partecipazione della nostra comunità. Per le strade e le scuole occorre ripensare le modalità d’intervento sul territorio della provincia, con un programma di azioni mirate a eliminare le criticità. Lavoreremo con il massimo impegno per risolvere il problema dell’occupazione nell’Ente. Dovremo tutelare i dipendenti provinciali che su questo posto di lavoro hanno costruito la propria famiglia o la propria vita e che oggi vedono a rischio il loro futuro. Ma non dimenticheremo i precari, perché anche loro hanno il diritto di essere salvaguardati. È vero che le competenze in capo alla Provincia saranno diminuite, ma restano ambiti d’intervento molto delicati. Al riguardo, il confronto con la Regione Lazio sarà continuo. E dalla Regione Lazio mi aspetto sostegno e vicinanza. Sostegno e vicinanza che mi aspetto anche da tutti i Comuni, perché in questo in grave momento di difficoltà occorre essere meno egoisti e dare ciascuno il proprio contributo. In altre parole serve una visione d’insieme». Buon lavoro Presidente per una Tuscia che sia up!

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