Presentazione di “Umbria: passaggi a sud-ovest” allo Spazio Corsaro

 

Marco Saverio Loperfido e la sua compagna di vita Marina Vincenti, assente giustificato l’inseparabile amico a quattro zampe Bricco, hanno presentato il libro-guida “Umbria: passaggi a sud -ovest” presso lo spazio Corsaro di Chia. Un viaggio a piedi (e con le zampe) di oltre 500 km per mappare in un unico anello i percorsi che separano i 33 comuni della provincia di Terni, Umbria. “Abbiamo indossato lo zaino, io e la mia compagna, uno zaino pieno di tutto quello che serve per un lungo viaggio. Anche Bricco ha le sue sacche, dove porta un po’ di croccantini, il guinzaglio e il tappetino dove dormirà la sera. Così attrezzati siamo usciti dalla porta e abbiamo attraversato a piedi lo scenario che vediamo quotidianamente dalla finestra di casa. Siamo entrati nel nostro orizzonte visivo, con le scarpe e la fatica, con la spensieratezza del primo giorno di viaggio. Poi, in cima alla salita, ci siamo voltati indietro, abbiamo visto la nostra casa già lontana e l’abbiamo salutata”.

Nella guida si possono trovare le descrizioni dei percorsi, le mappe, i dati tecnici e le foto scattate lungo la via, e il diario di bordo dei tre viaggiatori. Edito da Annulli Editori. Dopo aver mappato la Tuscia con il suo progetto,  AmmappaItalia propone un format di sicuro successo. Il concetto del camminare, che emerge dal suo lavoro, si esprime in un  superamento del modo stesso di concepire il viaggio. Ciò è realizzabile soltanto riportando indietro le lancette del progresso, ritornare ad andare a piedi, come per millenni ha fatto la stragrande parte dell’umanità.  Certo alla base di questo concetto c’è un fondo di utopia, ma ciò non preclude che ognuno di noi lo possa sperimentate. In questo modo l’Europa  è stata percorsa in largo e lungo, le civiltà si sono contaminate. Tocca ora all’uomo moderno riappropriarsi di una dimensione del tempo e dello spazio che ha dimenticato, ma che continua ad esistere inconsapevolmente al suoi interno. Non si tratta soltanto di mappare nuovi sentieri e condividerli in rete, ma un processo di crescita ben più complesso, una sorta di liberazione di tutte quelle vie di comunicazione, che non hanno niente a che fare con il territorio che attraversano, il più velocemente possibile, ignorando aspetti culturali, antropologici, storici, come il progressivo mutare dei dialetti. Tasselli importanti che solo un tempo pieno, un tempo riscoperto può portare alla conoscenza di quanto, ci circonda.

 

 

 

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