Milk: video per la sicurezza. Riapertura il 31 dicembre

Dopo i fatti di cronaca che hanno visto un ragazzo ferito per una rissa in uno dei locali più di moda per i giovani a Viterbo. I gestori del Milk Club hanno preso provvedimenti, ma soprattutto hanno voluto raccontare in prima persona quanto accaduto.

Il 7 Dicembre scorso infatti, a serata ormai conclusa e senza musica, due ragazzi davano vita ad un’accesa discussione al termine della quale uno dei due veniva ferito ad una mano. Restano ignote sia le motivazioni sia il soggetto che feriva il contendente. Indignati per questo increscioso avvenimento abbiamo subito fatto progettare un sistema di video riprese che verrà installato a breve e intensificato la sicurezza del locale, arrivando a negare l’ingresso non solo a chi si sia reso colpevole anche di semplici discussioni negli ultimi periodi all’interno del club ma persino a chi si sia stato protagonista di comportamenti incivili in altri locali che non siano il nostro. Questa scrupolosa attività ha permesso di passare gli ultimi due Sabati all’interno del Milk in maniera sana e tranquilla. 

Purtroppo però, seppure non ci sia stata una responsabilità soggettiva da parte nostra e quantunque, come detto sopra, nelle ultime due settimane non si siano ripetute condotte litigiose, la Questura ha deciso di applicare nei nostri confronti l’art.100 del TULPS, che attribuisce la facoltà al Questore di sospendere le licenze di un’attività commerciale temporaneamente per motivi di ordine. Questo, come già accennato, anche in assenza di colpe da parte dell’esercente, poiché la natura di questa vecchia legge è preventiva. Accettando tale decisione condanniamo fermamente l’accaduto, convinti del fatto che la notte in un club vada condivisa con gli altri in maniera civile ed educata, all’insegna del sano divertimento e della passione per la musica.

Dispiace molto non poter condividere la consueta serata del 25 Dicembre con i nostri amici e clienti per colpa di una sola persona ed altrettanto ci rammarichiamo per i nostri dipendenti, più di trenta, che erano pronti a lavorare come fanno ogni Sabato, facendo affidamento su di noi.

Abbiamo deciso di comunicare tale avvenimento noi stessi, perché riteniamo di non doverci vergognare di nulla, ma anzi di dover stigmatizzare certi comportamenti, lontani anni luce dalla nostra realtà e dal nostro modo di pensare.

Per questo non tollereremo più nel nostro locale individui che possano recare nocumento e disturbo a chicchessia, collaborando anche attivamente con le forze dell’ordine affinché non sia più permesso a nessuno di adottare certe condotte durante le nostre serate.

La notte è condivisione e non può dare spazio ad atteggiamenti antisociali. Per queste motivazioni vi diamo appuntamento a Capodanno da mezzanotte in poi.

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